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Università

Sorpresa in mensa
Insetto nel piatto
della studentessa

L’insetto trovato in un piatto di verdura alla mensa universitaria
L’insetto trovato in un piatto di verdura alla mensa universitaria
L’insetto trovato in un piatto di verdura alla mensa universitaria
L’insetto trovato in un piatto di verdura alla mensa universitaria

 

Un insetto nel piatto della verdura, in bella mostra tra i piselli e gli spinaci. E poco importa se l’animale, forse una cavalletta, era stato cotto a puntino, come il resto del contorno. Non credeva ai propri occhi, la studentessa che l’altro giorno, alla mensa universitaria di contrà Barche, si è vista servire la pietanza con un “ospite” a dir poco inatteso. Dopo un primo istante di sbigottimento, la giovane si è rivolta agli inservienti che operano nel self service, mostrando il piatto che le era stato dato e manifestando il proprio disappunto. Il personale del refettorio, verificata la presenza dell’insetto tra la verdura, ha ritirato il piatto, provvedendo subito a servirne un altro alla studentessa. «Questo lo teniamo da parte, lo mostreremo ai nostri superiori», avrebbero assicurato alla ragazza. Prima di essere riconsegnato, il piatto è stato immortalato in una foto la quale, come è facile immaginare, è finita su una pagina Facebook utilizzata dagli studenti universitari vicentini per scambiare messaggi e opinioni. In breve è esploso il caso, con numerosi commenti, all’immagine, da parte degli studenti. Diversi ragazzi frequentanti i corsi universitari vicentini hanno manifestato il proprio punto di vista sulla questione, qualcuno con post ironici a sfondo alimentare, qualcun altro prendendo la vicenda in maniera più seria. La Fondazione studi universitari di Vicenza non era a conoscenza dell’episodio. «Non ne so niente - ha spiegato il direttore della fondazione Carlo Terrin -, provvederò ad informarmi». La mensa universitaria di contrà Barche dipende dall’Esu di Padova, l’azienda regionale per il diritto allo studio universitario. L’appalto per il servizio di ristorazione è stato affidato alla Gemeaz Elior, affermata azienda con sede a Milano che da anni opera nel settore a livello nazionale.

«Gemeaz Elior, rammaricata per l’episodio avvenuto ieri (l’altro giorno, ndr) presso il self service Esu di Vicenza, ha rafforzato le procedure di controllo su tutte le attività di preparazione dei pasti - comunica l’azienda con una nota -. Sono in corso verifiche interne per ricostruire quanto accaduto, anche attraverso la segnalazione dell’episodio al fornitore delle verdure utilizzate per la preparazione del piatto». L’impresa conclude sottolineando «il costante monitoraggio della qualità del cibo, anche attraverso l’applicazione delle procedure per la sicurezza alimentare» e confermando «il proprio impegno quotidiano nel migliorare il servizio offerto». La vicenda giunge a pochi mesi dai due episodi analoghi che avevano visto come teatro la mensa del carcere San Pio X. Nell’ottobre scorso, nella mensa degli agenti della polizia penitenziaria, in una piatto di minestra di farro erano state trovate larve di farfalla, mentre pochi giorni dopo un altro insetto aveva fatto capolino da un piatto di verdura.

Matteo Carollo

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