VICENZA. La carica dei “quota 100” vicentini. Dai 6 agli 8 mila secondo le stime di Cisl Vicenza, che all'indomani dell'approvazione del “decretone” sui provvedimenti del governo, “quota 100” appunto e il reddito di cittadinanza, ha calcolato quanti potrebbero essere i futuri pensionati a beneficiare dell'opzione 38+62. Ovvero la somma, tra anni di contributi ed età anagrafica, che nel capoluogo dovrebbe consentire a migliaia di donne e uomini di lasciare il lavoro già a partire dal 1° aprile. Una possibilità che, nel triennio 2019- 2021 di applicazione del decreto, grazie allo stanziamento di 22 miliardi di euro, riguarderà un milione di italiani e che fa gola a molti anche in città, soprattutto alla luce dell'innalzamento della soglia per la pensione di vecchiaia a 67 anni.