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Vicenza

«Presa a pugni
dall’ex fidanzato»
Ma non lo querela

La donna è stata curata dai medici del pronto soccorso. ARCHIVIO
La donna è stata curata dai medici del pronto soccorso. ARCHIVIO
La donna è stata curata dai medici del pronto soccorso. ARCHIVIO
La donna è stata curata dai medici del pronto soccorso. ARCHIVIO

Ai medici del pronto soccorso ha raccontato in lacrime di essere stata picchiata con un cacciavite dall’ex convivente, che ha poi cercato di investirla con la macchina. La vittima dell’inquietante vicenda, accaduta mercoledì notte in corso dei Santi Felice e Fortunato, è una vicentina, di 45 anni, che negli ultimi mesi è stata più volte soccorsa dalle forze dell’ordine per fatti simili e che in passato era balzata alla ribalta delle cronache per aver morso il pene a un vecchio fidanzato. Dopo essere stata medicata al San Bortolo, la donna è stata dimessa con dieci giorni di prognosi.

L’AGGRESSIONE. Come spesso accade in situazioni simili, il racconto della malcapitata ha diversi aspetti poco chiari. L’aggressione sarebbe stata commessa poco dopo la mezzanotte. L’ex compagno della donna l’avrebbe prima minacciata e insultata, dopodiché sarebbe passato dalle parole ai fatti. L’uomo la avrebbe presa a calci e pugni e avrebbe utilizzato addirittura un lungo cacciavite per inciderle la pelle. Non contento di averle provocato diverse ferite e numerosi lividi, l’aggressore sarebbe poi salito a bordo della propria automobile e avrebbe cercato di investirla. La malcapitata, però, sarebbe riuscita a evitare di essere travolta solamente per il rotto della cuffia, grazie a uno scatto felino.

L’ARRIVO IN OSPEDALE. Una volta al sicuro, la vittima non ha però chiesto aiuto alle forze dell’ordine e non ha nemmeno richiesto l’intervento di un’ambulanza del Suem. Ha preferito tornare a casa e si è presentata al pronto soccorso del San Bortolo solamente 18 ore più tardi. Quando ha varcato la soglia dell’ospedale era in stato confusionale e in preda al panico. Gli esami ai quali è stata sottoposta hanno evidenziato un brutto trauma cranico. I medici le hanno poi suturato una ferita al braccio destro e hanno stabilito che ematomi e graffi dovrebbero guarire in una decina di giorni. Al momento, la donna non ha presentato alcuna denuncia; la casistica insegna che difficilmente lo farà. 

V.G.

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