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Vicenza

Pfas, Miteni
«Oltre 30 milioni
di investimenti»

La conferenza della Miteni
La conferenza della Miteni
Miteni, parla l'amministratore delegato (CAROLLO)

Parte da un investimento complessivo di oltre 30 milioni di euro, dei quali metà già investiti nei decenni scorsi e il restante previsto per il futuro, la strategia della Miteni Spa di Trissino per combattere l’inquinamento da Pfas. L’annuncio è stato dato oggi, nella sede di Confindustria Vicenza, dai vertici dell’industria vicentina al centro della vicenda legata alle falde acquifere inquinate, oltre che di un esposto del comune di Arzignano e di varie interrogazioni del Movimento Cinque Stelle.

 

«Nei giorni scorsi - ha spiegato l’amministratore delegato Antonio Nardone - abbiamo presentato il progetto riguardante la bonifica del sito, un paio di milioni di investimento, ora attendiamo il via libera degli enti proposti. Per evitare il passaggio di queste sostanze noi disponiamo già di una barriera idraulica, dotata di filtri a carboni attivi, ma siamo pronti ad inserirne altre due, molto sofisticate dal punto di vista tecnologico». «La Miteni - ha poi precisato Nardone - vanta 50 anni di esperienza sui Pfas, siamo sicuri di essere all’avanguardia e davanti a tutti, non solo sotto il profilo degli investimenti. Da parte nostra, nel ribadire la disponibilità a partecipare con la nostra conoscenza ai tavoli tecnici istituzionali, non ci sentiamo responsabili dell’inquinamento esistente in Veneto. Dati anormali, seppur a macchia di leopardo, sono emersi nel Bassanese e nel Trevigiano: appare evidente che le sostanze inquinamenti non possono risalire la corrente. Gli stessi dati dell’Istituto superiore della sanità confermano che al momento non esistono correlazioni tra queste sostanze e possibili patologie concrete».

 

Nardone ha presentato anche il nuovo sito miteninforma.it con tre novità: le tabelle delle emissioni dello stabilimento aggiornate ogni mese e certificate da un istituto accreditato; la pubblicazione di un’ampia documentazione internazionale sui Pfas prodotta da organismi pubblici e in congressi in tutto il mondo; la sezione di domande e risposte dove sono pubblicate le domande di maggiore attualità con la possibilità da parte di tutti di sottoporne di nuove per ottenere risposte che troveranno spazio sempre nella sezione. 

 

«Ritengo che condividere la nostra conoscenza su un tema così complesso sia un dovere» ha detto Nardone . «Sul territorio c’è voglia di informazione e di sapere. Abbiamo voluto raccogliere le informazioni scientifiche accreditate, senza commenti o opinioni, affinché tutti coloro che lo desiderano possano capire qual’è lo stato dall’arte della conoscenza delle molecole Pfas e del loro impatto sulla salute e l’ambiente». 

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