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Vicenza

Moretti, raffica
di insulti sul web
dopo la gaffe

Alessandra Moretti alla trasmissione Otto e Mezzo
Alessandra Moretti alla trasmissione Otto e Mezzo
Alessandra Moretti alla trasmissione Otto e Mezzo
Alessandra Moretti alla trasmissione Otto e Mezzo

VICENZA.  Un linciaggio squallido e sessista si è riversato nelle ultime ore, via Facebook, contro Alessandra Moretti, consigliera regionale del Partito democratico. Il motivo, anzi il pretesto, è stato un suo strafalcione - alla trasmissione televisiva Otto e mezzo - che è stato denunciato dal blog di Grillo ed è diventato virale (VIDEO). In breve, si è scatenata una putrida gara di insulti che ha investito la vicentina, che però adesso contrattacca, pubblicando i volti di chi la insulta e promettendo: «Li denuncerò».

Tutto è iniziato giovedì scorso quando Moretti era ospite di Lilly Gruber con Alessandro Gennari, candidato pentastellato a Verona. Nel dibattito, la vicentina ha contestato la giunta Raggi e affermato: «A Roma siamo all’emergenza sanitaria, ratti ovunque, è morto un bambino di due anni perché è stato morso da un topo». In realtà il morso c’è stato, ma il piccolo non è morto: sta bene. Uno scivolone, quello di Moretti, che è stato messo all’indice dal blog di Grillo, e bollato come una fake news.

«Incredibile che si inventi di sana pianta la morte di un bambino solo per screditare il Movimento 5 Stelle. Bisogna essere delle persone cattive per architettare una cosa simile», scrive il blog chiedendo a Moretti di scusarsi. La consigliera, via Facebook, ammette l’errore. «Ho sbagliato a citare un episodio - scrive - confondendo un episodio con un altro: un bambino è stato morso da un ratto ma sta bene, mentre uno scooterista è purtroppo deceduto per un incidente causato da un cinghiale in libertà». Sembra tutto concluso, ma è il preludio alla deriva verbale sul web. Commenti e messaggi privati inondano l’account di Moretti con una sequela di insulti grevi e sessista. Ma la bersagliata gioca in contropiede: rilancia il luridume ricevuto, lo espone al giudizio generale. Interviene anche Silvia Benedetti, consigliera regionale dei 5 Stelle, che si rivolge a quei «miseri uomini... perché dovete passare in modo così stupido e schifoso dalla parte del torto, dimostrando peraltro l’evoluzione mentale dell’uomo delle caverne?». Ora Moretti (che ringrazia Benedetti per la solidarietà) annuncia «querele» per chi l’ha insultata. E invita le donne vittime di analoghi insulti sessisti a «mostrare i volti degli autori e a denunciarli». Perché «la battaglia contro chi usa la rete per scatenare odio e violenza deve essere di tutti noi».

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