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La sicurezza costa
52 euro a cittadino
La spesa si riduce

Vicenza è al 44esimo posto della classifica se si considerano soltanto i Comuni del Veneto
Vicenza è al 44esimo posto della classifica se si considerano soltanto i Comuni del Veneto
Vicenza è al 44esimo posto della classifica se si considerano soltanto i Comuni del Veneto
Vicenza è al 44esimo posto della classifica se si considerano soltanto i Comuni del Veneto

Il personale, le telecamere, l’attrezzatura, le auto e la loro manutenzione. A Vicenza, le spese alla voce “sicurezza” valgono 52,53 euro l’anno a cittadino e sono in lieve discesa. A dirlo è l’indagine dell’associazione Openpolis, che si occupa di raccogliere ed elaborare gli open data - i bilanci, in particolare - messi a disposizione dai Comuni italiani. Sotto la lente d’ingrandimento, i costi della polizia locale relativi al 2014. Il risultato è una classifica fiume in cui la città si colloca alla posizione numero 1.667, distantissima dalla vetta occupata da Campione d’Italia che per la sicurezza spende 1.350 euro l’anno.

L’INDAGINE. La graduatoria di Openpolis è un appuntamento fisso e prende in considerazione le spese per la polizia locale, compreso «l’acquisto di beni, come auto e strutture per gli uffici e la manutenzione degli stessi». I conti, relativi a tre anni fa, vedono Vicenza perdere ben 64 posizioni rispetto al 2013 e attestarsi al quinto posto tra i capoluoghi di provincia veneti, dopo Venezia (93,54), Padova (74,22), Rovigo (67,54) e Treviso (59,63). La spesa di palazzo Trissino, in confronto ai 54,96 euro pro-capite del 2013 è scesa a 52,53. La città non si piazza bene nemmeno all’interno della classifica tutta veneta, collocandosi al 44esimo posto tra tutti i Comuni della regione. A investire di più, dati alla mano, sono Cittadella, Caorle, Alleghe, e per restare nella provincia vicentina Longare (72,77), Arzignano (57,76) e Torri di Quartesolo (52,96). Va detto che la quota nei due anni precedenti sembrava essersi consolidata sopra i 54 euro. Poi, nel 2014, la cifra si è sgonfiata. Calcolatrice alla mano, moltiplicando il valore vicentino per il numero di residenti in città tre anni fa, il totale della spesa corrente per la polizia locale in quel periodo risultava di 5,8 milioni di euro. E le grandi città? Quella che ha speso di più in polizia locale è Milano, con 146,77 euro a cittadino. Si collocano sopra la soglia dei 100 euro per abitante anche altre tre grandi centri: Firenze (142 euro), Roma (135,89 euro) e Torino (109,83 euro). Gran parte dei Comuni italiani con popolazione superiore ai 200 mila abitanti in quell’anno ha speso tra i 70 e i 90 euro circa. Fa eccezione Verona, l’unica grande città che si colloca dietro a Vicenza e registra per il 2014 una spesa pro-capite che non arriva ai 50 euro.

IL COMMENTO. Sui dati, il titolare alla sicurezza a palazzo Trissino, Dario Rotondi, si dice cauto. «Queste statistiche vanno verificate: non è facile sommare tutte le voci di bilancio relative alla sicurezza, che si trovano in capitoli diversi. Non dico che sia tanto o poco, il mio compito è quello di impiegare al meglio le risorse che mi vengono messe a disposizione». E su questo punto, precisa l’assessore, «credo di fare il possibile, inventandomi metodi per risparmiare il più possibile». Un esempio? «Possiamo contare sulla collaborazione dell’associazione nazionale carabinieri per la sorveglianza al Giardino Salvi e in viale Roma. Non solo: Abbiamo coinvolto alcune aziende per l’installazione di telecamere, interessato la Fiera per la videosorveglianza della zona e razionalizzato i servizi per rendere più produttivo l’assessorato». La lieve contrazione della spesa pro-capite per la polizia locale, fotografata da Openpolis, Rotondi la commenta così: «In realtà, negli anni abbiamo aumentato la spesa, ad esempio per quanto riguarda la pattuglia antidegrado che da sei mesi è raddoppiata. Non è possibile dire che quei 52 euro riguardino soltanto la sicurezza, perché questa voce rappresenta il 10 per cento dei compiti della polizia locale. Gran parte della spesa è per il personale che quest’anno incrementeremo con nuove assunzioni».

Laura Pilastro

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