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La corsa a rilento dei bus
Record di passeggeri
a bordo di linee lumaca

C’è un dato, anche se forse sarebbe meglio parlare de “il dato”. Lo fornisce l’Istat. Riguarda i bus presenti a Vicenza e parla di un incremento record dei passeggeri. Sono passati dai 6 milioni del 2011 ai 7 milioni 550 mila del 2015 (è l’ultimo dato disponibile fornito dall’Istituto nazionale di statistica qualche giorno fa. Se addirittura si guarda agli ultimi dodici mesi si supera quota 10 milioni; ma la cifra è ufficiosa). È la crescita più unica che rara, almeno nel panorama dei comuni capoluogo di provincia del Veneto, del trasporto pubblico locale. Un’impennata significativa che, però, è frenata, idealmente e realisticamente, da un’andatura non ancora così efficiente: i mezzi viaggiano a 17,5 chilometri orari, due in meno rispetto alla media italiana e cinque in meno rispetto, ad esempio, a una città come Trento.

TUTTI IN AUTOBUS. Si comincia con il bicchiere mezzo pieno. Anzi, più che mezzo pieno se si guarda al quadro regionale e italiano. Lo scenario illustrato dall’Istat in merito alla “Domanda e offerta di trasporto pubblico locale” (e pubblicato ufficialmente il 12 luglio con i dati riferiti al 2015) è sostanzialmente negativo: «Dopo la debole ripresa del 2014 - scrive l’Istituto nazionale di statistica - torna a calare la domanda di trasporto pubblico locale (Tpl) nei capoluoghi di provincia, pari a 186,8 passeggeri per abitante contro i 189,5 dell’anno precedente». Un dato che non vale per Vicenza che, ed è qui il primo aspetto positivo, nel 2015 ha contato 66,6 passeggeri per abitanti contro i 60 dell’anno precedente. Non solo. Sono le cifre assolute a far ancora più differenza. Secondo quanto riportato nelle tabelle Istat, nel 2015 7 milioni 550 mila passeggeri sono saliti a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale (6,82 milioni nel 2014). Come a Vicenza anche nelle turistiche Verona (42,62 milioni) e Venezia (200,68 milioni), così come a Belluno (2,5 milioni) il dato è in aumento. Calo inaspettato, invece, per Padova e Treviso rispettivamente con 27,02 e 7,97 milioni di passeggeri nel 2015.

ANDAMENTO LENTO. Il trasporto pubblico locale nella città del Palladio, quindi, corre, anche se non troppo. Perché se il record di passeggeri è il lato positivo della medaglia, pardon biglietto, quello negativo (non troppo, sia chiaro) riguarda la velocità commerciale dei mezzi. Anche in questo caso a fare riferimento sono le rilevazioni Istat. L’andamento medio dei mezzi del trasporto pubblico locale si ferma ai 17,5 chilometri orari. Non granché se si considera che è la metà del limite consentito nelle strade più vicine al centro. La velocità dei bus dal 2011 è incrementata solamente di 0,3 chilometri orari, e questo, ovviamente, perché a Vicenza, non sono molte le corsie preferenziali riservate ai mezzi del Tpl. L’Istituto nazionale di statistica parla di 2,1 chilometri di corridoi dedicati; niente a che vedere con i 36,6 di Verona o i 14,1 di Padova. Un abisso addirittura se confrontato con i 182 chilometri di Milano. Va detto che Vicenza a livello regionale è al quarto posto quanto a velocità dei bus: in testa sale Rovigo (24 chilometri orari) seguita da Venezia (23,7) e Belluno (23).

«NUMERI POSITIVI». Secondo le rilevazioni Istat, in Italia «per la prima volta negli ultimi cinque anni l’offerta del trasporto pubblico locale è aumentata: da 4.425 a 4.503 posti-chilometro per abitante». Dopo il calo registrato dal 2011 al 2013, Vicenza è tornata a crescere con 3.770 posti-chilometro per abitante. «Complessivamente - interviene l’assessore alla progettazione Antonio Dalla Pozza - siamo soddisfatti del lavoro fatto. Gli ultimi dati disponibili raccontano di un incremento ulteriore dei passeggeri e presto, grazie al fondi Por-Fesr e successivamente con le opere compensative legate all’alta velocità, ci sarà un servizio più capillare e ancora più efficace».

Nicola Negrin

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