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L’estate d’ottobre
Un bagno di folla
dal centro a Fimon

Ad Arcugnano il lago di Fimon è stato meta di coloro che volevano godersi sole e natura. FOTO MURZIO
Ad Arcugnano il lago di Fimon è stato meta di coloro che volevano godersi sole e natura. FOTO MURZIO
Ad Arcugnano il lago di Fimon è stato meta di coloro che volevano godersi sole e natura. FOTO MURZIO
Ad Arcugnano il lago di Fimon è stato meta di coloro che volevano godersi sole e natura. FOTO MURZIO

L’autunno è durato lo spazio di uno starnuto. Chiamatela l’estate d’ottobre, se volete. Le temperature erano tutt’altro che autunnali, ieri, con la colonnina di mercurio che, con il sole allo zenit, ha segnato 25 gradi e più. E così in migliaia hanno approfittato del caldo insolito per trascorrere la giornata fuori casa, con buona pace di coloro che negli ultimi giorni avevano già cominciato a starnutire e avevano già fatto scorta di kleenex. Tantissimi quelli che hanno affollato il centro storico e, in generale, gli spazi all’aperto, cercando posto nelle aree verdi con la stessa tensione di chi, nel deserto, cerca un’oasi. Il lago di Fimon, poi, è stato preso d’assalto, per passeggiare intorno lo specchio d’acqua o per un pic nic. Centinaia di auto erano “abbandonate” alla bell’e meglio nei parcheggi e lungo la strada, con podisti, ciclisti, motociclisti e automobilisti intenti soprattutto a schivarsi a vicenda. Altro che freddo, altro che autunno. Ieri le tenute sportive nei parchi, e le mise sfoggiate in corso Palladio erano decisamente agostane. E l’estate d’ottobre è riassunta in una giovane che gusta un gelato in centro storico.

GIORNO DI MERCATO. In fragile equilibrio tra stanchezza e soddisfazione, una barista in corso Fogazzaro, poco dopo le 17, dice: «L’ultimo cliente che ha voluto pranzare è uscito poco fa. Mai vista così tanta gente in una domenica qualsiasi». Ecco, il rovescio della medaglia dell’estate d’ottobre è anche questo: l’indotto. Migliaia di persone fin dal primo “spriz time” domenicale (quello delle 11) hanno invaso i locali del centro storico. C’era il mercato in piazza dei Signori, i musei erano aperti, in Basilica la mostra su Van Gogh, il caldo ha fatto il resto. Una festa per la ristorazione e per chi ha investito nei plateatici. E una festa anche per coloro, residenti e turisti, che hanno fatto una “vasca” nei salotti buoni della città. E chissà che nervosismo, ieri, per chi aveva già fatto il cambio dell’armadio, archiviando le tenute estive a favore di abiti più pesanti. Poco male. A gettare l’occhio qua e là, non era difficile scorgere t-shirt, pantaloncini corti, gonne e mini gonne. La sfilata meritava di essere vista, perché, si sa, «in centro se va vestii da festa anca par butare le scoasse», «in centro si veste elegante anche per gettare l’immondizia». I turisti anglosassoni, russi e scandinavi in questo caso non fanno testo: stoici, portano i pantaloni corti in corso Palladio anche quando la temperatura sfiora lo zero. L’altro volto della domenica è rappresentato invece dai parcheggi. Meglio, dai park che offrono accesso diretto in centro: Verdi, Bologna, Fogazzaro e Santa Corona. Cercare uno stallo libero, tra le 16 e le 18, ha messo a dura prova, nell’ordine, i nervi degli automobilisti, i motori delle auto, i polmoni di chi passava lì in mezzo.

SPORT E MUSICA. Campo Marzo ha riproposto “Camminando tra gli sport”, l’appuntamento dell’associazionismo sportivo cittadino, promosso dall’assessorato guidato da Umberto Nicolai. Non solo. All’Esedra si è svolto il “Kick & Music Show”: un triangolare di calcetto tra i ragazzi del Villaggio Sos e Pane Quotidiano, i cantanti della Nazionale Hip Hop e il Yamaha Dream Team. “Madrina” dell’evento La Pina (nome d’arte di Orsola Branzi) di Radio Deejay. Tra sport, musica e solidarietà, a proposito del Villaggio Sos, la conduttrice radiofonica dice: «È importante avere un posto in famiglia, è importante aiutare tutti i bambini. Oggi grazie a Yamaha Music School questi ragazzi hanno dieci tastiere con cui esercitarsi e un corso di musica». «La musica - aggiunge - nelle persone è fondamentale. Se una canzone al mattino può cambiare la giornata, figuratevi come la musica possa cambiare la vita». Detto, fatto.

Federico Murzio

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