VICENZA. La vista dall’alto sul salone fieristico cattura la straordinarietà dell’incontro. Migliaia di testimoni di Geova sono seduti su file ordinate di sedie. L’immagine dell’oratore sul palco è replicata in quattro schermi, installati per consentire ai fedeli di sincronizzare il volto con la voce che esce dagli altoparlanti. «Ci sono veneti, bresciani, mantovani, ferraresi, reggiani e trentini - sorride Marco Menara, referente per il Vicentino -. In questi giorni saranno rappresentate 264 congregazioni».
Inizia così il primo dei quattro congressi dei testimoni di Geova in città. Ci sono giovani e giovanissimi, tante le famiglie, numerosi gli anziani. I toni sono pacati. Le persone entrano in punta di piedi. Ogni elemento, ogni volto, ogni gesto tradisce l’idea che si tratti di qualcosa di importante. La coreografia è essenziale. Si calcola che tra questo fine settimana e i prossimi tre i congressi coinvolgeranno 28 mila fedeli.