VICENZA. Un copione che si ripete: l'incontro con una sconosciuta in una chat, poi la videochiamata, la proposta di sesso virtuale e infine il ricatto. Altri due vicentini, entrambi di 32 anni, sono caduti nella rete di truffatrici. Il primo, dopo la richiesta di denaro, ha deciso di non pagare e di sporgere subito denuncia alla polizia; il secondo, invece, quando si è sentito dire che se non avesse versato dei soldi le sue immagini hard sarebbero arrivate a tutti i suoi contatti Facebook ha accettato di versare un primo acconto di 100 euro e poi un secondo di altri 100, sempre attraverso Western Unioni in un conto in Costa D'Avorio. Quando si è reso conto che il ricatto sarebbe continuato ha eliminato il suo profilo social e si è rivolto alle forze dell'ordine.