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Vicenza

Corsa per salvare
la bambina
di Chernobyl

Al San Bortolo nuova speranza per bimba gravemente malata
Al San Bortolo nuova speranza per bimba gravemente malata
Al San Bortolo nuova speranza per bimba gravemente malata
Al San Bortolo nuova speranza per bimba gravemente malata

VICENZA. Due casi disperati. Una bambina. Si chiama Bozhena. Una mamma. Si chiama Vita. La piccola ha una tetraparesi spastica. La mamma un tumore al seno. Vengono dall’Ucraina, dalla regione dei Carpazi. A Gianbenedetto Anzolin, il presidente dell’associazione Famiglie Insieme di Breganze, che dopo la bomba radioattiva di Chernobyl accoglie ogni anno decine di ragazzi ucraini e dal 2009 organizza viaggi della speranza per i figli della “rivoluzione arancione”, non era mai capitata una vicenda come questa. Al San Bortolo la piccola ucraina è arrivata il 14 luglio e si è fermata fino a Ferragosto. «La bambina – spiega il primario di pediatria Massimo Bellettato – ha danni irreversibili. Nessuno ha fatto mai niente per lei ed è peggiorata. Siamo riusciti a migliorarne le condizioni. Ma avrebbe bisogno di assistenza continua». «Solo un miracolo può guarire Bozhena - conclude Anzolin -, ma vorremmo che la vita che Dio le concederà di vivere fosse migliore di quella sin qui vissuta. Noi ce la metteremo tutta, ma abbiamo bisogno di voi. Volete aiutarci?».

F.P.

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