VICENZA. Una ventina di soci della Popolare di Vicenza avrebbero venduto alla banca le loro azioni poco prima dell’assemblea dell’11 aprile, quando venne ufficializzata la svalutazione da 62,5 a 48 euro ciascuna. È il dato che emerge dalle verifiche della guardia di finanza, che dopo il blitz della scorsa settimana sta analizzando una mole impressionante di documenti e files sequestrati nel corso delle perquisizioni.
Il dettaglio, assai significativo, spunta dal versante dell’inchiesta, aperta dal procuratore Cappelleri e dai sostituti Salvadori e Pipeschi sulla BpVi per aggiotaggio e ostac (...)
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