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Vicentino denunciato

Affare in Romania
Beffa per dodici
da quasi 3 milioni

Immagine di Timisoara, dove avrebbe dovuto sorgere il complesso
Immagine di Timisoara, dove avrebbe dovuto sorgere il complesso
Immagine di Timisoara, dove avrebbe dovuto sorgere il complesso
Immagine di Timisoara, dove avrebbe dovuto sorgere il complesso

TIMISOARA (Romania). Quello che Severino Zen ha proposto, per circa un anno, ad amici e vecchie conoscenze pareva a tutti gli effetti un affare. Chi aveva soldi da investire poteva diventare socio di una società romena nata allo scopo di costruire un complesso «residenzial-direzionale» a Timisoara, dove le richieste sarebbero altissime, per ottenere nel giro di qualche anno proventi fino al 40 per cento, oltre al capitale versato. In realtà si sarebbe trattato di una beffa atroce: ben strutturata, ma una burla. Che avrebbe consentito al suo ideatore di mettere da parte quasi 3 milioni di euro.

IL PROMOTORE. Zen, 56 anni, vicentino, per anni si è occupato di investimenti come dipendente di banca e poi di compagnie assicurative. Il suo nome è conosciuto in provincia, in particolare nella zona Est, ma anche nel Bassanese e poi nel Trevigiano. Da alcuni anni, seguendo un amore, si è trasferito in Romania, a Timisoara, dove avrebbe proseguito la sua attività divenendo anche un contatto utile per gli imprenditori veneti che intendono delocalizzare. Per questo, quando Zen nel corso della primavera del 2015 aveva contattato una serie di amici proponendo un’iniziativa interessante per investire in Romania, in molti lo avevano seguito con attenzione.

L’AFFARE. Zen avrebbe riferito di muoversi per conto di una famiglia romena ammanicata con il potere. La loro idea era quella di costituire una società allo scopo di costruire, in una zona centrale di Timisoara, una delle più grandi città della Romania, un grande complesso che avrebbe ospitato un centro direzionale, con sala congressi, uffici e show room, e un blocco residenziale, con una ventina di appartamenti di lusso, con tanto di piscina e vasto parco interno. Valore totale del progetto: 10 milioni di euro. E la possibilità di ricavarne quasi il triplo, se tutto fosse stato venduto. Il compito di Zen era quello di trovare investitori per la prima fase, il resto lo avrebbero messo la famiglia e le banche. «Di realtà così qui c’è molta fame», ha detto il vicentino. Il vantaggio? Una volta terminata la costruzione del complesso denominato “Valle” e iniziate le vendite, riottenere il capitale con il 35-40 di utile. Zen ha iniziato ad ottenere vari “sì” alla sua proposta già alla fine del 2015: dodici finora i vicentini che hanno sporto denuncia, che hanno versato fra i 50 mila e i 400 mila euro: in tutto, quasi 3 milioni.

LA BEFFA. Chi ha staccato gli assegni, soprattutto imprenditori, li ha intestati a nome della “Corporate investments Timisoara Valle”, che - si è scoperto - è una società con 5 mila euro di capitale intestata a Zen e nessuna attività conosciuta. Il vicentino avrebbe recapitato ricevute, schemi societari, rendering, progetti con timbri di approvazione, foto di cantieri e via discorrendo. Tutto, secondo le presunte vittime - qualcuna si è recata a Timisoara, non trovando alcunché di quanto descritto -, assolutamente farlocco. E Zen, che per alcuni mesi ha promesso tempi rapidi, non si sarebbe più fatto trovare. Perciò, in 12 hanno sottoscritto diverse denunce a suo carico, accusandolo di truffa aggravata.

Diego Neri

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