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Acqua avvelenata
«Sui Pfas servono
limiti nazionali»

La Regione ora chiede allo Stato di porre dei limiti massimi alla concentrazione di Pfas
La Regione ora chiede allo Stato di porre dei limiti massimi alla concentrazione di Pfas
La Regione ora chiede allo Stato di porre dei limiti massimi alla concentrazione di Pfas
La Regione ora chiede allo Stato di porre dei limiti massimi alla concentrazione di Pfas

Fissare una volta per tutte i limiti nazionali sull’accumulo dei Pfas nell’organismo e nell’ambiente. È quanto chiede la Regione allo Stato, con l’obiettivo di capire quale sia la pericolosità reale delle sostanze perfluoroalchiliche. La questione è emersa ieri nel vertice tra gli assessori regionali all’agricoltura Giuseppe Pan, all’ambiente Gianpaolo Bottacin, alla sanità Luca Coletto e i rappresentanti del mondo agricolo di Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Anpa Veneto. «Da qualsiasi parte la si affronti, si tratta di una situazione di grande impatto sanitario, ambientale, agricolo ed anche emozionale, che comporterà costi ingenti - hanno spiegato i tre esponenti della giunta veneta -. Un limite nazionale sull’accumulo di queste sostanze è l’unico elemento di chiarezza che ancora manca, ma è fondamentale».

LA RISOLUZIONE. Ha ricevuto il via libera del consiglio regionale, sempre ieri, la risoluzione che impegna la giunta e il consiglio veneti a individuare le azioni di assistenza e tutela legale della popolazione interessata dall’inquinamento, verificando la possibilità di azioni per il risarcimento dei danni; a estendere i controlli anche nei territori vicini a quelli individuati; ad attivarsi per trovare nuove fonti di approvvigionamento di acqua pulita. «Sul fronte dei controlli, è fondamentale assicurare ad Arpav dotazioni strumentali adeguate per le analisi su campioni anche privati - ha commentato il consigliere regionale vicentino del Pd Stefano Fracasso -, con l’obiettivo di limitare il più possibile i costi a carico dei cittadini. Come già avevamo chiesto, oggi è stata inoltre ribadita la necessità di garantire con urgenza al territorio nuove fonti di approvvigionamento alternative a quelle contaminate». «Ampliare i controlli così come individuare nuove fonti di approvvigionamento di acqua pulita vuol dire spendere dei soldi - ha dichiarato il senatore vicentino dell’Udc Antonio De Poli -. Bisogna dunque fare le analisi dei pozzi, ma l’estensione del monitoraggio richiede un intervento straordinario da parte di Regione e governo». Il consiglio ha approvato tre emendamenti, tra cui quello del gruppo Veneto del fare-Flavio Tosi, che chiede di vietare la distribuzione sui terreni agricoli di fanghi contenenti Pfas, e del Pd che chiede l’inserimento delle Ulss interessate nel Registro tumori del Veneto. Su quest’ultimo punto l’assessore alla sanità Coletto ha specificato come la Regione si sia già attivata per includere l’Ulss 5 nel Registro.

INVESTIMENTI. Di progetti in tal senso ha parlato, nel corso del dibattito, l’assessore all’ambiente Bottacin. Tra questi, figurano la sostituzione del campo pozzi di Almisano di Lonigo, ad ovest, per andare a pescare l’acqua più a nord, e i lavori per approvvigionare il Basso Vicentino prelevando dall’area di Carmignano di Brenta, come già previsto dal Modello strutturale acquedotti Veneto, per una spesa di 50 milioni. Previsti anche interventi per assicurare acqua pulita alle attività produttive per 20 milioni e l’utilizzo del canale Leb per distribuire acqua non contaminata per le irrigazioni con costi per 10 milioni di euro. «Sono opere che richiederanno anni per essere realizzate, per il momento andremo avanti con i filtri a carboni attivi», ha concluso Bottacin.

IL DIBATTITO. «Bisognerà considerare anche la contaminazione aerea, vedendo quanto fatto in altri Paesi - ha sostenuto Andrea Zanoni del gruppo Pd -. Sarà interessante controllare la contaminazione per classi di età». «Perché non istituire un fondo per i cittadini che vogliono controllare se la loro acqua è buona - ha suggerito Marino Zorzato, Area popolare Veneto -? Oggi le analisi costano 280 euro».

Matteo Carollo

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