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Pezzi di vetro nei bocconi Operazione salva un cane

Stefania Cracco con il suo jack russel Drake dopo l’intervento.   L.CRI.
Stefania Cracco con il suo jack russel Drake dopo l’intervento. L.CRI.
Stefania Cracco con il suo jack russel Drake dopo l’intervento.   L.CRI.
Stefania Cracco con il suo jack russel Drake dopo l’intervento. L.CRI.

Poteva essere una strage di cani. A farne le spese invece è stato Drake, un Jack Russel di due anni che la proprietaria Stefania Cracco aveva portato a fare una passeggiata e a prendere un po’ di aria fresca. Il fatto è avvenuto mercoledì alle 20.40 nell’area verde delle nuove case Ater di via Tomba. Cracco, che risiede al civico 4, prima di prendere servizio per il turno di notte alla casa di riposo della fondazione Marzotto dove lavora, è andata nel giardino con il cane. La zona si trova sul retro delle case ed è comunque accessibile anche da chi non risiede in zona: non c’è un cancello che chiuda l’area, che è comunale. «Drake -racconta Cracco- ha cominciato a corricchiare e ad un certo punto ha inghiottito un paio di bocconi di carne macinata che poi abbiamo scoperto essere stata mischiata a vetri: è stato un attimo. In un primo momento non li avevo notati perché la zona è in penombra, poi pensavo che qualcuno avesse gettato quella carne per non fare la raccolta differenziata in modo corretto, non avevo di certo pensato all’ipotesi del vetro». La proprietaria ha preso Drake - nome scelto dal figlio Giacomo per omaggiare Enzo Ferrari, casa della quale madre e figlio sono appassionati - e l’ha portato a casa ma i bocconi erano stati ingeriti. «Sono subito tornata nel prato -ricorda- e ne ho raccolti oltre una decina, ho anche avvertito gli altri proprietari». La notte il figlio Giacomo ha dormito con il cane per vedere se dava segni di malessere ma tutto sommato stava bene. La mattina seguente ha cominciato a vomitare saliva e la situazione è peggiorata. «Nel tardo pomeriggio -racconta Cracco- sono andata a Castelgomberto dalla mia veterinaria di fiducia che ha fatto due radiografie dalle quali si vedeva che nell’intestino c’erano pezzi di vetro, alcuni piccoli ed uno invece grosso che poteva risultare fatale. Mentre i più piccoli non rappresentavano un grosso problema quello di maggiori dimensioni andava tolto il prima possibile». Drake è stato portato quindi in una clinica a Vicenza dove venerdì è stato operato. Stefania Cracco e il figlio hanno vissuto un paio di giorni di paura e ansia: «Eravamo molto preoccupati, ovviamente Drake fa parte della famiglia e vederlo soffrire sapendo che rischiava la vita è una cosa che non auguro a nessuno». La proprietaria è già stata alla stazione dei carabinieri di Valdagno e tornerà nei prossimi giorni per sporgere denuncia. Ora Drake sta meglio anche se sulla pancia un grosso cerotto copre la ferita dell’operazione e porta il collare elisabettiano per evitare di toccare le graffette c usate per suturalo. Nei prossimi giorni la sua vita tornerà alla normalità, nel frattempo Stefania cerca di tenerlo a bada e soprattutto per evitare che la ferita si riapra. «Ringrazio la maggior parte dei miei vicini di casa che si è dimostrata veramente sensibile. Nella palazzina in tanti abbiamo cani e non ci sono grossi problemi. Alle volte c’è stata con altri qualche discussione sulle deiezioni ma io pulisco sempre e il mio invito è che lo facciano tutti» sottolinea Cracco. Su eventuali sospetti preferisce non sbilanciarsi: «Non posso dire chi sia stato, ho il dubbio su un paio di persone che abitano in un’altra palazzina ma chiunque abbia commesso il fatto si è reso protagonista di un’azione inqualificabile. Bisogna chiarirsi tra persone, non prendersela con un cagnolino». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luigi Cristina

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