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La rivolta delle famiglie «Dateci il pediatra fisso»

Il pediatra è una figura di riferimento per le famiglie. ARCHIVIOIl pediatra è una figura di riferimento per le famiglie. ARCHIVIO
Il pediatra è una figura di riferimento per le famiglie. ARCHIVIOIl pediatra è una figura di riferimento per le famiglie. ARCHIVIO
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Luigi Cristina Recoaro vuole un pediatra fisso e per farlo i genitori sono pronti a dare battaglia dopo che lo scorso 29 settembre è andata in pensione Concetta Trevisan, che per una vita si è presa cura dei giovani recoaresi. Una decisone imposta ed improvvisa che ha spiazzato il paese e i genitori dei 262 bambini che hanno meno di 6 anni. Al suo posto sono stati destinati alla cittadina termale due pediatri, Nicoletta Mascarello e Stefano Prandoni, in servizio per due mezze giornate alla settimana. Le mamme e papà di Recoaro non sono rimasti con le mani in mano ed hanno raccolto 642 firme per chiedere un pediatra disponibile tutta la settimana. Sono stati coinvolti il Comitato genitori dell’istituto comprensivo Floriani guidati da Donato Storti, i genitori dell’asilo infantile e quelli dell’asilo nido Margherita. Storti sintetizza le motivazioni che hanno spinto i genitori a prendere posizione: «Riteniamo importante che un piccolo paziente sia seguito da un unico pediatra che lo conosce dalla nascita all’adolescenza, basti pensare alle necessità di assistiti che soffrono di gravi patologie. Recoaro è un Comune montano situato in un’area disagiata e la scelta del pediatra non può essere fatta affidandosi solo guardando i numeri in ambito territoriale o quanto previsto da norme che non tengono conto cosa implichi portare un neonato da Recoaro a Trissino per trovare il medico scelto. Infine un pediatra fisso a Recoaro ridurrebbe l’accesso al pronto soccorso di Valdagno». La richiesta è chiara: «L’Ulss riveda la scelta fatta e garantisca ai bambini di Recoaro un pediatra fisso tutti i giorni della settimana. Senza un pediatra Recoaro perde un servizio, si abbassa la qualità della vita dei residenti. Il Comune negli ultimi anni sta subendo un calo demografico ed in questo modo non si incentivano di certo i giovani a creare nuove famiglie in paese». Anche l’assessore Massimiliano Dal Lago è sulla stessa lunghezza d’onda: «Non si possono tagliare servizi importanti per i cittadini sulla base di calcoli numerici. Recoaro è un comune di montagna e la figura del pediatra è un punto di riferimento importante per tutta la comunità». La risposta dell’Ulss 8 non si fa attendere: «Nonostante in questa zona non ci siano le condizioni per istituire una “zona carente”, viene garantito il servizio grazie alla disponibilità dei dottori Prandoni e Mascarello, che hanno il loro ambulatorio principale rispettivamente a Valdagno e a Trissino. In caso di necessità al di fuori delle giornate e orari di apertura a Recoaro, i pediatri possono visitare i bambini nel proprio studio. Valdagno dista da Recoaro un quarto d’ora. Se invece le condizioni del bambino sconsigliano di recarsi in ambulatorio, i medici garantiscono sempre e comunque la visita a domicilio, anche quando non sono in paese. Inoltre i bambini e i genitori di Recoaro continuano a beneficare della condivisione in rete delle cartelle cliniche con l’associazione dei pediatri di Valdagno che, in caso di necessità, possono tutti visitare i bambini, effettuare prescrizioni e aggiornare la loro documentazione sanitaria». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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