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L’ex casa del prete
torna alla comunità
Ospiterà 150 scout

Un momento della cerimonia d’inaugurazione. FOTO CARIOLATOLa casa di don Giovanni Busato completamente restaurata. CARIOLATO
Un momento della cerimonia d’inaugurazione. FOTO CARIOLATOLa casa di don Giovanni Busato completamente restaurata. CARIOLATO
Un momento della cerimonia d’inaugurazione. FOTO CARIOLATOLa casa di don Giovanni Busato completamente restaurata. CARIOLATO
Un momento della cerimonia d’inaugurazione. FOTO CARIOLATOLa casa di don Giovanni Busato completamente restaurata. CARIOLATO

La casa ”Don Giovanni Busato”, completamente restaurata, dopo tanti anni di abbandono è stata riconsegnata alla comunità. Si trova nel centro del paese, a pochi metri dalla chiesa. A 70 anni dalla morte del donatore, il parroco don Giovanni Busato, deceduto il 3 febbraio 1947, si è realizzato quanto scritto nel testamento:«Il lascito deve servire all’istruzione e all’educazione religiosa della gioventù maschile e femminile della parrocchia, per la quale gioventù io ho tanto lavorato con immensi sacrifici durante la mia vita». Sarà gestita da un comitato formato da genitori di ragazzi dell’unità pastorale, che hanno a cuore questo luogo, destinato all’educazione dei più giovani. La “casa Busato”, come è stata denominata, accoglierà i gruppi parrocchiali e le associazioni. Uno spazio immerso nella pace, a contatto con la natura, per creare, giocare, pregare, un luogo di speranza nel futuro. Il primo piano e il sottotetto in particolare, diventeranno la sede dei 150 ragazzi scout. Sarà installata una piccola cucina al piano terra, che potrà essere utilizzata per un caffè, un tè o una merenda in un clima di condivisione, essenzialità e rispetto degli ambienti. In occasione della riapertura i ragazzi di Baden Powell hanno allestito una mostra fotografica, che ricostruisce 10 anni di scoutismo a Castelgomberto. Molte persone si sono adoperate per raggiungere questo splendido risultato: alpini e parrocchiani, genitori, capi scout, che per tanti sabati hanno donato il loro tempo e hanno contribuito con più autofinanziamenti Anche aziende e privati hanno fatto donazioni; gli artigiani hanno prestato la propria opera, curando la progettazione e la parte tecnica, con grande dedizione. Il via al restauro nel 2014, su impulso degli alpini, che hanno cominciato con il recupero del garage. La parrocchia, con il cappellano Fabio Tambara in testa, a questo punto ha chiesto a Pino Pegoraro, infaticabile muratore e coordinatore dei lavori, spentosi qualche giorno prima dell’inaugurazione della struttura e ad altri amici di proseguire nei lavori di sistemazione. Dalle grondaie si è passati al tetto e nel giro di poco tempo si è formulato il progetto di ristrutturazione completo della casa, avvallato dal consiglio parrocchiale affari generali e dal parroco don Lucio Mozzo. Sono stati acquistati i materiali, per una spesa di oltre 70 mila euro a carico dell’unità pastorale. L’inaugurazione -alla presenza di un nutrito pubblico, con gli scout protagonisti e visibilmente contenti- è stato il suggello di tanto volontariato.

Aristide Cariolato

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