<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

L’arrivo dei sinti spacca Campotamaso

I cartelli con cui è stata tappezzata la frazione dopo la notizia del possibile arrivo dei sintiIl cartello che indica il confine della frazione. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN I cartelli con cui è stata tappezzata la frazione dopo la notizia del possibile arrivo dei sintiIl cartello che indica il confine della frazione. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN
I cartelli con cui è stata tappezzata la frazione dopo la notizia del possibile arrivo dei sintiIl cartello che indica il confine della frazione. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN I cartelli con cui è stata tappezzata la frazione dopo la notizia del possibile arrivo dei sintiIl cartello che indica il confine della frazione. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN
I cartelli con cui è stata tappezzata la frazione dopo la notizia del possibile arrivo dei sintiIl cartello che indica il confine della frazione. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN I cartelli con cui è stata tappezzata la frazione dopo la notizia del possibile arrivo dei sintiIl cartello che indica il confine della frazione. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN
I cartelli con cui è stata tappezzata la frazione dopo la notizia del possibile arrivo dei sintiIl cartello che indica il confine della frazione. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN I cartelli con cui è stata tappezzata la frazione dopo la notizia del possibile arrivo dei sintiIl cartello che indica il confine della frazione. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN

Karl Zilliken

«Non vogliamo la roulotte con la famiglia Sinti». Campotamaso si spacca. La tranquilla frazione collinare a nord di Valdagno sta vivendo giorni di tensione, testimoniati dalle locandine che tappezzano alcuni punti strategici della comunità. Al centro del dibattito, l’ospitalità che il consiglio pastorale avrebbe voluto offrire nei locali della Casa della dottrina ad una famiglia nomade che, al momento, campeggia con la sua roulotte nel parcheggio sterrato tra via Dalla Chiesa e via Pedescala, a due passi dalla caserma dei carabinieri.

Il park a breve sarà interessato da alcuni lavori di adeguamento e, quindi, dovrà essere liberato. La polemica, prima di esplodere concretamente e sfociare in una serie di incontri che sono giunti, al momento, ad una tregua, si è infuocata sul web con un messaggio a firma di un residente, Giannino Bertò: «Abbiamo saputo, attraverso una fuga di notizie che dovevano rimanere segrete, che alcuni personaggi della comunità pastorale di Campotamaso hanno deciso di trovare ospitalità nel nostro paese ad una famiglia Sinti (leggi Rom). Chiediamo a queste persone con che diritto si arrogano di parlare a nome della comunità intera, senza aver discusso il problema. Se questi signori pensano di guadagnarsi un pezzetto di paradiso attraverso opere che di cristiano hanno ben poco, non capiamo perché noi di Campotamaso dobbiamo vivere un pezzetto di inferno in questa nostra vita terrena. Invitiamo tutti i residenti ad un incontro con questi presunti rappresentanti della comunità affinché ci mettano a conoscenza del loro “losco” piano. Lo chiamo losco perché solamente chi ha molto da nascondere fa le cose di nascosto. Se al contrario, in nome della carità cristiana che molti non condividono perché atei o perché hanno già subito furti ed angherie dalle comunità Sinti, vogliono spiegarci i loro piani di come intendano integrare questi stranieri nella nostra comunità, sono pregati di comunicarcelo. Non per iscritto, ma guardandoci negli occhi».

La richiesta, nonostante i toni forti, era di chiarire faccia a faccia la vicenda. Detto, fatto. Il gruppo di residenti ha incontrato il consiglio pastorale ed una rappresentanza del Comune poco prima di Ferragosto. «Il Comune era a conoscenza che la famiglia Sinti dovrà a breve spostarsi. Della successiva ipotetica collocazione della famiglia, a Campotamaso non era a conoscenza – si legge in una nota pubblicata dallo stesso Bertò -. Alla fine di luglio, durante l’organizzazione della sagra con il consiglio parrocchiale, il gruppo dei giovani e altri gruppi, il consiglio pastorale si riuniva nuovamente per discutere l’argomento. Decisero di ospitare temporaneamente la famiglia Sinti nella Casa della Dottrina, non ritenendo importante informare anche le altre persone. Visto il problema emerso il parroco ha deciso di non ospitare la roulotte della famiglia Sinti nella frazione di Campotamaso. A breve, sarà indetta una riunione ristretta, con le autorità comunali, i rappresentanti il consiglio parrocchiale e alcuni rappresentanti del paese. Siamo fiduciosi che la questione sarà definitivamente chiarita, in particolar modo per la definitiva ricollocazione di questa famiglia». Dall’Unità pastorale “Santa Maria di Panisacco” non commentano: «Preferiamo parlare attraverso i fatti», fanno sapere.

Suggerimenti