I grandi alberi della città sorvegliati speciali. Sarebbero almeno 25 le piante finite sotto la lente d’ingrandimento degli esperti prima di arrivare all’eventuale abbattimento. In gioco c’è la sicurezza di pedoni e automobilisti visto che gli esemplari potenzialmente a rischio crollo sono “seminati” in vie e spazi verdi particolarmente sensibili. Ecco, infatti, che nel provvedimento che affida lo studio alla cooperativa “Il cerchio” che gestisce il verde pubblico in città, spuntano le vie Mozart e Puccini, Poggio Miravalle, Colombo, il giardino e il vicino parcheggio Foro Boario, il parco Rimembranze, la rotatoria in piazzale Pastrengo, viale Trento e Regina Margherita. Ed sono proprio i 19 ippocastani di viale Regina Margherita i primi ad essere stati esaminati. «Si tratta di piante che hanno circa 90 anni e che risultano compromesse da capitozzature risalenti anche a 40 anni fa -spiega il responsabile tecnico della cooperativa Anna Maraschin-. Le potature drastiche e i lavori, ad esempio, di asfaltatura possono dare origine negli anni a malattie fungine che indeboliscono la chioma e l’apparato radicale creando problemi di stabilità. Stiamo attendendo la relazione del consulente esterno per capire lo stato reale di salute di queste piante e capire se si può evitare l’abbattimento». E già la relazione presentata all’Amministrazione dalla ditta appaltatrice del servizio parla chiaro: nella nota si sottolinea l’ “accentuarsi di una degenerazione fitosanitaria” e “ l’avanzamento dei processi cariogeni che degenerano il legno sano”. In municipio si corre ai ripari, dunque, affidando con una spesa di circa 2 mila euro le indagini di stabilità “Visual tree assessment”, ovvero la valutazione visiva, e strumentali per stabilire il grado di pericolosità. Diametrometro, martello, piccozza e ipsometro ottico saranno solo alcuni degli strumenti nelle mani degli esperti che valuteranno la salute di ippocastani e tigli, tra le specie più numerose sotto osservazione. «Sono piante che evidenziano una fragilità maggiore e che saranno esaminate attraverso carotaggi e prelievi con sonde dal fusto per capire la densità del midollo -spiega l’assessore ai lavori pubblici, Federico Granello-. Lo stesso lavoro ha portato, lo scorso inverno, all’abbattimento di 11 ippocastani e un tiglio al parco “La Favorita”, poi sostituiti con 13 nuovi esemplari. Stiamo lavorando nell’ottica di non procedere a tagli indiscriminati e, quindi, solo se le analisi dei tecnici porteranno un responso negativo si procederà. La priorità è senza dubbio data alla sicurezza e, quindi, se gli alberi dovessero rientrare nella categoria da ritenere a rischio cedimento si inizieranno gli abbattimenti». Per ora quindi via alle indagini per verificare le caratteristiche e lo stato generale della pianta, per passare poi a guardare segni esterni di sofferenza di fusto, rami e zolla radicale. Questa nuova mappatura degli alberi cittadini si aggiunge a quella già esistente del parco in Oltre Agno, dove il monitoraggio degli esemplari è continuo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA