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Tocca i fili, un operaio è in fin di vita

Il luogo del tragico incidente, in via Roma a Marano. In primo piano il mezzo coinvoltoI tecnici che hanno messo in sicurezza la linea aerea.  CISCATO
Il luogo del tragico incidente, in via Roma a Marano. In primo piano il mezzo coinvoltoI tecnici che hanno messo in sicurezza la linea aerea. CISCATO
Il luogo del tragico incidente, in via Roma a Marano. In primo piano il mezzo coinvoltoI tecnici che hanno messo in sicurezza la linea aerea.  CISCATO
Il luogo del tragico incidente, in via Roma a Marano. In primo piano il mezzo coinvoltoI tecnici che hanno messo in sicurezza la linea aerea. CISCATO

Il contatto con i cavi della media tensione, il corpo colpito dalla violenza di ventimila volt e poi le fiamme: è ricoverato in condizioni gravissime nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Borgo Trento di Verona Marco Camposilvan, il giovane operaio di 26 anni residente a Valli del Pasubio che ieri pomeriggio è rimasto fulminato mentre stava lavorando a Marano Vicentino. L'infortunio è avvenuto sotto un traliccio all'altezza del civico 44 di via Roma. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai soccorritori, alle 16.15 il giovane stava operando su una piattaforma aerea all’interno di una gru mobile quando, per cause in corso di accertamento, avrebbe inavvertitamente urtato i cavi. Non è ancora chiaro se il contatto sia avvenuto direttamente sul corpo del 26enne o sul metallo del “cestello”. In una frazione di secondo ventimila volt hanno provocato una fiammata che ha avvolto l'operaio. Camposilvan è rimasto esanime a circa otto metri d'altezza per diversi minuti: la scarica di corrente ha infatti mandato in tilt il sistema di movimento della piattaforma di lavoro aerea, impedendo ai compagni di squadra del ragazzo di abbassare il “cestello”. Solo i vigili del fuoco del distaccamento di Schio, giunti con due mezzi tra cui un’autoscala, sono riusciti a raggiungere il giovane che poi è stato portato a terra dove ha ricevuto le prime cure dal personale medico del Suem di Santorso. Le sue condizioni sono parse subito disperate: una vasta parte del corpo è stata infatti colpita dalla scarica elettrica e presenta gravi ustioni. Per questo motivo è stato chiesto l’intervento dell’elisoccorso del 118 di Verona, atterrato in un campo vicino. I medici hanno subito stabilizzato Camposilvan per poi trasferirlo d'urgenza nel nosocomio scaligero. «Quando tutto è accaduto mi trovavo in giardino: ho visto solo il fuoco, una vampata su tutto il corpo», spiega una residente della zona ancora scossa. «L'ambulanza è arrivata in pochi minuti, ma nessuno riusciva a raggiungerlo perché si trovava troppo in alto. Si muoveva piano, bloccato nel cestello. Solo i vigili del fuoco sono riusciti a recuperarlo. È stato straziante». Il giovane è dipendente della Itel sas, azienda specializzata nel settore delle installazioni elettriche con sede a Marano. La ditta stava lavorando nel cantiere della Agostini Gianpietro Costruzioni Generali srl di Arsiero per il posizionamento dei lampioni lungo un marciapiede. «Marco aveva quasi finito di lavorare», sono le poche parole di Francesco Zambon, il titolare della Itel, sconvolto per quanto accaduto. «Stava per scendere a terra». Oltre ai vigili del fuoco di Schio, all'ambulanza e all'elicottero del Suem, in via Roma sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Thiene, seguiti dal personale del Servizio di prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Ulss 7 Pedemontana. I tecnici dello Spisal hanno effettuato gli accertamenti sul mezzo, che sembrerebbe essere stato noleggiato, e hanno raccolto le testimonianze. Non è ancora chiaro se a muovere la piattaforma aerea sia stato lo stesso Camposilvan o se a pilotarla fosse un collega. Solo le indagini potranno stabilire le esatte dinamiche e le eventuali responsabilità nell'accaduto. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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