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Terreni comunali, torna la coltivazione

Parte dell’area comunale di oltre 20.000 metri quadri che torna a essere coltivata.  STUDIOSTELLA-CISCATO
Parte dell’area comunale di oltre 20.000 metri quadri che torna a essere coltivata. STUDIOSTELLA-CISCATO
Parte dell’area comunale di oltre 20.000 metri quadri che torna a essere coltivata.  STUDIOSTELLA-CISCATO
Parte dell’area comunale di oltre 20.000 metri quadri che torna a essere coltivata. STUDIOSTELLA-CISCATO

Nei terreni comunali di Thiene si coltiveranno fiori e piante aromatiche per creare concimi organici e prodotti biologici utili in agricoltura, nell'allevamento del bestiame ma anche nella bonifica di suoli e acque inquinati. L'originale iniziativa vede coinvolti da una parte il Comune di Thiene, proprietario di 21.760 metri quadri di terreno in via Giordano dai quali ricaverà un affitto di 4 mila euro annui fino al 2023, e dall'altra la Gi.Erre Life, una start up thienese specializzata nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni e tecnologie impiegate in zootecnia, agricoltura e in campo ambientale. Quest'ultima utilizzerà i campi comunali per produrre alcune materie prime, come ad esempio il piretro o il peperoncino, che impiegherà poi nella produzione di concimi organici o in soluzioni capaci di prevenire e reprimere la proliferazione di germi patogeni, batteri, funghi, insetti, parassiti e virus. Parte del terreno verrà inoltre utilizzata per creare un piccolo laboratorio a cielo aperto dove verranno testate sulle piante le nuove combinazioni di prodotti. «Abbiamo accolto con favore la proposta dell'azienda Gi.Erre.Life di affittare i campi - afferma soddisfatto Alberto Samperi, assessore al lavoro e all'impresa - che fino ad ora erano sotto utilizzati, in quanto il ricavato che ne derivava era essenzialmente legato allo sfalcio dell'erba. Ora, invece, il concessionario per i prossimi cinque anni ci pagherà 4.000 euro l'anno, che è un valore doppio rispetto all'affitto di mercato per questa tipologia di terreni. Inoltre realizzerà colture finalizzate al miglioramento delle tecniche utilizzate in agricoltura, nella floricoltura e anche nell'allevamento di bestiame». Tutti i prodotti vengono realizzati nello stabilimento di via Kolbe, dove sono stipati quintali di materie prime come fiori ed erbe quali malva, stevia, tarassaco, aneto, semi di neem, aglio e cipolla e graviola, ma anche minerali come la chabasite e derivati dagli scarti animali come cornunghia e sangue secco. «Mediante l’utilizzo di miscele a base di microrganismi benefici già presenti in natura e abbinati a specifici principi attivi estratti soprattutto da semi, piante e erbe - spiega Alfonso Testa titolare della Gi.Erre Life - abbiamo perfezionato la produzione di una serie di prodotti naturali e biologici, pertanto del tutto esenti da sostanze chimiche o geneticamente modificate, che possono essere utilizzati efficacemente per migliorare il benessere animale e le produzione agroalimentari, salvaguardando di conseguenza la salute dell'uomo. Inoltre, alcune soluzioni possono essere impiegate per la depurazione e il biorisanamento di ambienti contaminati, abbattimento di odori da composti organici e chimici, trattamento dei rifiuti e delle acque di scarico». Dalla sede thienese partono settimanalmente numerose spedizioni che raggiungono soprattutto l'estero, dove è maggiore l'impiego di metodi naturali in agricoltura. «In Iran stanno utilizzando un nostro repellente sulle piantagioni di pistacchi per allontanare gli insetti nocivi - continua l'imprenditore - mentre in Norvegia e Danimarca hanno appena testato un nostro fertilizzante su una coltivazione di insalata. In realtà gli impieghi di queste miscele naturali sono infiniti: a Benevento, ad esempio, un allevatore di galline ha cosparso il terreno con una soluzione a base di chabasite per assorbire l'ammoniaca e ridurre il cattivo odore. Tra i nostri clienti abbiamo pure il Vaticano, dove abbiamo appena terminato di trattare le siepi dei famosi giardini». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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