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Studenti come professori
Il baskin batte le barriere

Ragazzi impegnati nel gioco del baskin.  STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZEIl gruppo di studenti, professori e collaboratori del progetto.  CISCATO
Ragazzi impegnati nel gioco del baskin. STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZEIl gruppo di studenti, professori e collaboratori del progetto. CISCATO
Thiene, baskin (CISCATO)

Thiene si riconferma città inclusiva grazie al baskin, lo sport che unendo ragazzi normodotati e disabili, ma anche maschi e femmine, mira ad abbattere tutte le barriere. Un innovativo progetto sportivo e sociale viene portato avanti con grande impegno e passione dagli istituti superiori Itt Chilesotti e Itet Ceccato, con il supporto dell'amministrazione comunale e del Lions club Thiene Colleoni. Quest'ultimo, in particolare, nelle persone della presidente Giuliana Liotard e del vice Roberto Cappa, ha consegnato alle due scuole un assegno del valore di mille euro per aiutarle ad attivare questa importante iniziativa anche per il prossimo anno scolastico. Dal 2015, anno di avvio del progetto, ad oggi il baskin Thiene è molto cresciuto grazie alla dedizione delle professoresse Claudia Bruni del Chilesotti e Gilda Zuccato del Ceccato, arrivando a coinvolgere fino ad una cinquantina di studenti, tutti appartenenti ai due istituti; solo nella stagione 2016/2017 si erano uniti a loro anche i liceali del Corradini. «L'invito che rivolgo a tutti gli istituti scolastici della città - ha affermato Giampi Michelusi, assessore allo sport - è quello di non lasciarsi sfuggire l'occasione di proporre ai propri studenti questa incredibile esperienza di inclusione non solo sportiva ma anche sociale. Mi auguro che il baskin possa continuare: da parte nostra ci sono massima disponibilità e collaborazione. Thiene è una città che negli ultimi anni ha fatto molto per i disabili che desiderano praticare uno sport: mi riferisco al calcio a 5 proposto dall'associazione “Senza confini”, alle attività proposte dal centro ippico thienese di Ca' Beregane, al water basket promosso dalle piscine comunali e al tennis accessibile grazie al campo adatto alle carrozzine realizzato dal circolo cittadino». E poi c'è ovviamente il baskin, l'unico sport in cui i disabili non giocano da soli ma assieme ai loro compagni tutor, trasformando allenamenti e partite in una incredibile occasione di crescita per entrambi. «Ho iniziato in terza - racconta la tutor Francesca Maggio del Chilesotti -. In realtà un po' spinta dalla professoressa perché non sapevo bene di cosa si trattasse. Alla fine ho dato la mia disponibilità per tutti e tre gli anni perché è un'esperienza che arricchisce». «Giocavo già a basket - afferma Alberto Manea, altro studente tutor del Chilesotti -. Ho pensato che poteva essere un bel modo di mettere a disposizione la mia preparazione. Siamo un bel gruppo, molto affiatato. Ho trovato molti amici». «Ormai noi tutor di quinta ci siamo affezionati molto ai ragazzi - conclude Elia Guglielmi del Ceccato - e abbiamo costruito una squadra, grazie anche all'aiuto di una psicologa che ci ha dato supporto». Gli studenti che partecipano al progetto possono far valere le ore di baskin per il progetto di alternanza scuola-lavoro. I due istituti cittadini hanno partecipato a un bando europeo per rifinanziare il progetto e sono in attesa dell'aggiudicazione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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