<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Se Macron arrivasse anche a Ca’ Pajella

EUGENIO MARZOTTO

Il voto di quartieri, paesi e nuovi Comuni certo non cambierà i destini dell’Europa come in tanti auspicano con l’elezione di Emmanuel Macron a premier della Francia. Ma il modello “En Marche” assomiglia molto a quello che sta prendendo piede anche dalle nostre parti, per capire alla fine, che forse proprio vecchi e nuovi Macron erano nati nelle valli e nelle pianure vicentine già da tempo. Né di destra, né di sinistra, lontani dai Cinque Stelle, via i partiti, largo alle civiche, abbandono dei simboli e delle simbologie.

Insomma a leggere il dna delle liste presenti alla campagna elettorale che prende il via e ai candidati che si sfideranno nei nove Comuni chiamati al voto, il dato certo è l’evaporazione del Pd che oggi preferisce mescolarsi tra gruppi eterogenei.

Il banco di prova sarà soprattutto a Thiene, bisognerà capire cioè se quell’alleanza centrodestra-centrosinistra cementata dal sindaco Casarotto resisterà all’impeto di un altro ex di lusso, quel leghista Attilio Schneck rimasto l’unico nella piazza thienese a unire le vecchie forze del centrodestra nell’antico schema Lega-Fi. È tra le mure della città, nei quartieri vecchi e nuovi, che il voto peserà anche dal punto di vista politico. È probabile che in una campagna elettorale già accesa arriveranno i big del Carroccio a supportare un sindaco che fu tra le bandiere della Lega bossiana. Il voto di Thiene non sarà solo questione di Thiene, il centrosinistra misurerà il modello Casarotto chiamato alla riconferma, il centrodestra capirà se i candidati vintage hanno ancora appeal nell’elettorato, mentre l’incognita Cinque Stelle risponderà all’eterna domanda: rappresentare un movimento nazionale o trovare uno sbocco amministrativo anche tra le comunità locali perché l’esempio di Sarego non rimanga isolato. E proprio nel paese dall’allerta Pfas più alta, il sindaco Castiglion si giocherà la carta dell’ambiente per la riconferma. Il caso Pfas alle porte dell’Area Berica ha senz’altro sconvolto l’equilibrio politico quanto il vento grillino di cinque anni fa, e sarà interessante capire il peso della Lega che mostra muscoli e simbolo con i big in campo. Forse la lezione europeista più alta arriva da Grancona e San Germano, piccole comunità che hanno scelto di stare insieme e di votare un sindaco su due candidati. Hanno abbandonato campanilismi e abbattuto i muri delle gelosie, sfidando scetticismo e la rispettiva storia. Comunque andrà, a Val Liona non ci saranno sconfitti.

Suggerimenti