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Scoppia una lite in centro
«Aggredito con il coltello»

La zona tra corso Garibaldi e via Dante dove l’altra sera sono intervenuti i carabinieri. STUDIOSTELLA- CISCATOUna pattuglia dei carabinieri durante un servizio di controllo. ARCHIVIO
La zona tra corso Garibaldi e via Dante dove l’altra sera sono intervenuti i carabinieri. STUDIOSTELLA- CISCATOUna pattuglia dei carabinieri durante un servizio di controllo. ARCHIVIO
La zona tra corso Garibaldi e via Dante dove l’altra sera sono intervenuti i carabinieri. STUDIOSTELLA- CISCATOUna pattuglia dei carabinieri durante un servizio di controllo. ARCHIVIO
La zona tra corso Garibaldi e via Dante dove l’altra sera sono intervenuti i carabinieri. STUDIOSTELLA- CISCATOUna pattuglia dei carabinieri durante un servizio di controllo. ARCHIVIO

Tre pattuglie dei carabinieri in pieno centro per sedare un diverbio che, stando ad alcune testimonianze, sarebbe degenerato in un pestaggio accompagnato da minacce con tanto di coltello. I militari della compagnia di Thiene stanno attualmente indagando sull'episodio di violenza che tra la mezzanotte e l'una di ieri si sarebbe verificato in via Dante, in prossimità dell'incrocio con corso Garibaldi, via De Marchi e via De Gasperi. A segnalare l'episodio su Facebook è stato Luca Carollo, colui che avrebbe incassato pugni e calci da parte di un gruppo di stranieri. “Sono stato aggredito da quattro persone turche provenienti dal kebab in via Dante, una armata di machete”, ha scritto ieri sui social. “Sono vivo solo perché non ho reagito, questa è diventata la nostra bella Thiene. Nessuno farà mai nulla finché non succederà la disgrazia, come sempre. Stasera io ci sono andato vicino, tanto non cambierà nulla, ma non mi arrendo. Spero qualcuno mi aiuti a difendere la nostra città. Ormai non possiamo più contare sulle leggi italiane”. Lo stesso Carollo ci ha poi confermato telefonicamente: «Mentre stavo parlando con un residente di via Dante del furto della mia bicicletta avvenuto proprio ieri, il titolare del kebab si è messo a ridere come per prendermi in giro. Gli ho chiesto cosa volesse e poi ho colpito con una mano la vetrina del negozio. Subito sono usciti in quattro e uno mi ha minacciato con un coltello da cucina la cui lama era lunga circa 50 centimetri - ha aggiunto - Sono rimasto immobile e loro, in strada, mi hanno riempito di pungi, calci e botte. Faccio fatica a camminare e mi duole la mandibola. Andrò in ospedale per sottopormi ad una visita e, con il referto medico, poi mi recherò in caserma a sporgere denuncia». I carabinieri confermano che il diverbio sarebbe nato dal colpo alla vetrata. Non ci sarebbero prove o filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza del centro a testimonianza di quanto dichiarato da Carollo. Alla sua versione, si oppone quella di Tuga Mehmet, titolare del “Turkish Best Kebap & Pizza” al civico 2 di via Dante: «Era ubriaco e ha tirato un pugno alla vetrina, crepandola. Gli ho detto di andarsene perché stava spaventando i clienti. In mano non avevo un coltello, ma un affilatore per le lame, un attrezzo che non taglia. Dopodiché è tornato ancora dentro e l'ho di nuovo allontanato aiutato da mio cognato. Ora andrò dai carabinieri per denunciare il danneggiamento al mio locale». Ieri pomeriggio in caserma si sono presentati sia Carollo, che ha sporto denuncia per l’aggressione, sia Mehmet che ha presentato denuncia per il danneggiamento della vetrina. Dalle testimonianze raccolte è emerso che Carollo pare abbia ricevuto due pugni dal cognato di Mehmet presente al litigio.

Marco Billo

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