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Piano ex Tessari «Danno al Comune Partito l’esposto»

L’area ex Tessari, al centro dell’esposto presentato dalla minoranza
L’area ex Tessari, al centro dell’esposto presentato dalla minoranza
L’area ex Tessari, al centro dell’esposto presentato dalla minoranza
L’area ex Tessari, al centro dell’esposto presentato dalla minoranza

Il piano di recupero delle ex Officine Tessari, l’accordo pubblico-privato per riqualificare un'area degradata in via Dante trasformandola in un complesso residenziale, finisce alla Procura regionale della Corte dei Conti. Il consigliere di minoranza Christian Azzolin di “Liberi a Destra” ha infatti presentato un esposto alla magistratura contabile di Venezia per accertare l’eventuale sussistenza di un danno al Comune di Thiene causato dall’accordo di pianificazione urbanistica siglato dal sindaco Gianni Casarotto e l'Immobiliare Metrò. «Il Comune cede una vasta area di pregio del nostro patrimonio, per un valore estremamente inferiore a quello di mercato, ad una ditta privata per consentirle di costruire l’ennesimo complesso residenziale» sostiene nell’esposto Azzolin. «Il pretesto per consentire questa operazione immobiliare è la realizzazione di un collegamento viario tra le vie Dante e dell'Eva, alla cui spesa il Comune parteciperà in maniera prevalente». «Insomma - continua Azzolin - è un accordo in cui l’interesse pubblico soccombe a quello privato. Tra l’altro prevede alcune clausole singolari: la partecipazione della ditta per la demolizione di una parte dei Comboniani e la realizzazione della strada non potrà superare la spesa di 265 mila euro; il Comune prima di procedere ad indire una gara di appalto per individuare l'impresa che dovrà completare i lavori, verificherà la possibilità di concludere con Metrò un accordo per individuare l'appaltatore e, fatto ancora più grave, l'accordo prevede che in caso di inadempimento di Metrò, il Comune non potrà chiedere alla ditta alcun risarcimento od indennizzo». «Ho più volte chiesto in consiglio comunale al sindaco - aggiunge - se avesse preso le necessarie informazioni sulla ditta con cui si è messo in affari, ma senza ricevere risposta. Ricordo che i soci di Metrò sono gli stessi di Alpiturist srl di Asiago, una società balzata agli onori di cronaca per una presunta maxi evasione fiscale di oltre 3 milioni di euro. La Metrò è oggi inattiva. Il suo patrimonio, costituito dall’area ex Tessari, è interamente ipotecato. Che garanzie offre questo partner?». Quindi Azzolin prosegue: «Ho chiesto alla Procura contabile di accertare non solo la sussistenza dell’eventuale danno erariale e comunque di intervenire per prevenirlo, ma altresì di informare la Procura di Vicenza per le indagini ove si ravvisassero ipotesi di reato, nonché la Prefettura per gli eventuali provvedimenti di sua competenza, non escluso il commissariamento del Comune». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall'Igna

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