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Moto sotto il treno, scatta la denuncia

Un addetto delle Ferrovie in sopralluogo e ciò che resta dello scooter finito sotto il treno.  STUDIOSTELLA-CISCATOIl macchinista e il controllore subito dopo l’incidente.  STELLA-CISCATO
Un addetto delle Ferrovie in sopralluogo e ciò che resta dello scooter finito sotto il treno. STUDIOSTELLA-CISCATOIl macchinista e il controllore subito dopo l’incidente. STELLA-CISCATO
Un addetto delle Ferrovie in sopralluogo e ciò che resta dello scooter finito sotto il treno.  STUDIOSTELLA-CISCATOIl macchinista e il controllore subito dopo l’incidente.  STELLA-CISCATO
Un addetto delle Ferrovie in sopralluogo e ciò che resta dello scooter finito sotto il treno. STUDIOSTELLA-CISCATOIl macchinista e il controllore subito dopo l’incidente. STELLA-CISCATO

Silvia Dal Maso Silvia Dal Ceredo Il 65enne che fino a ieri pomeriggio è rimasto in osservazione all'ospedale di Santorso, aveva un unico pensiero fisso. «Devo tornare a casa in fretta - ha spiegato più volte ai sanitari che lo stavano curando - perché mia mamma ha 90 anni e necessita del mio aiuto. Devo assisterla, andare a farle la spesa e altre piccole cose. Vorrei essere dimesso al più presto». Nemmeno una considerazione invece sul grave pericolo corso, sulle fatali conseguenze che si sarebbero potute verificare e sulle ripercussioni del gesto messo in atto con un amico di 62 anni di Marano rimasto illeso. Intanto, le Ferrovie hanno deciso di presentare una denuncia alla polizia ferroviaria di Vicenza, per interruzione di pubblico servizio. E per i due responsabili gli agenti hanno già fatto scattare una multa di 516 euro a testa. Il 65enne di Thiene martedì pomeriggio ha rischiato di essere investito da un treno lungo la tratta Vicenza-Schio, in territorio thienese all’altezza dell’aeroporto Ferrarin, nel tentativo di recuperare uno scooter rimasto incastrato tra i binari durante il trascinamento attuato con l’amico attraversando le rotaie. DENUNCIA. È arrivata da parte di Trenitalia la conferma che «si procederà con la denuncia alla polizia ferroviaria di Vicenza, contro i due uomini che hanno causato l'incidente, per “interruzione di pubblico servizio”». Tre ore è, infatti, il tempo che il regionale 5467 è rimasto fermo sulle rotaie al chilometro 20 della tratta Vicenza-Schio, in aperta campagna a Rozzampia. Situazione che ha anche creato un “turbamento significativo”, negli 80 passeggeri del treno che sono arrivati alla stazione di destinazione con un notevole ritardo. Trenitalia ieri ha dato anche l'avvio alla quantificazione dei danni sia quelli materiali, che hanno interessato il convoglio e che non sono da poco visto che lunedì pomeriggio dopo l'urto con lo scooter non è stato più in grado di ripartire, sia quelli collaterali legati ai ritardi, alle cancellazioni di quattro treni e all'utilizzo di un autobus sostitutivo per altri sei convogli che da Vicenza si sono fermati a Dueville. Qui ad attendere gli utenti c'era un autobus che proseguiva la corsa. Solo alle 16.50, la linea ferroviaria è stata riattivata. INFORTUNATO. Come riferito dall'Ulss 7, dopo le cure somministrate, il 65enne ha trascorso una notata tranquilla e ieri nel primo pomeriggio, sempre all'interno del reparto di osservazione breve intensiva del pronto soccorso, è stato sottoposto a una seconda tac cerebrale di controllo dopo 24 ore dall'incidente. Gli accertamenti non hanno però evidenziato particolari problemi clinici, quindi è stato dimesso. Al momento del ricovero in ospedale presentava un forte trauma cranico e una ferita medicata con 13 punti di sutura alla fronte. Era stato colpito da un pezzo dello scooter, scagliato in seguito all'impatto con il treno. Nessuna conseguenza per l'amico che era con lui e che lo stava aiutando a trasportare la moto attraversando le rotaie, proprio mentre stava sopraggiungendo il convoglio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Maso Silvia Dal Ceredo

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