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Le offerte non arrivano Ora la moschea si arena

Lo stato dei lavori della moschea in zona Lampertico. FOTO STELLA
Lo stato dei lavori della moschea in zona Lampertico. FOTO STELLA
Lo stato dei lavori della moschea in zona Lampertico. FOTO STELLA
Lo stato dei lavori della moschea in zona Lampertico. FOTO STELLA

Nel giugno 2017 la notizia della sua costruzione, iniziata in realtà un paio d'anni prima, era esplosa ad una settimana dalle elezioni comunali, infiammando più il dibattito politico che gli animi dei cittadini di Thiene. I contendenti alla poltrona di sindaco avevano puntato il dito contro la nuova moschea che stava sorgendo in via del Rosario, tra le fabbriche della zona industriale e le villette con giardino della frazione di Lampertico. In vista del voto c'è chi aveva promesso di bloccare i lavori. Chi aveva iniziato una raccolta firme contro l'opera. Chi aveva proposto un referendum per far decidere alla città. Sul caso moschea era intervenuto anche il leader della Lega e ora vice premier Matteo Salvini. Una volta superata la sbornia elettorale, della moschea di Thiene non s'è ne più parlato, nonostante i lavori siano proseguiti senza problemi e l'edificio sia esternamente ormai completo. Anzi, la nuova moschea sarebbe già terminata e pronta all'uso se l'associazione culturale e sportiva "Il Futuro", che dal 2007 gestisce il centro islamico di via del Rosario, e che nel 2015 ne ha avviato i lavori di ampliamento, non si fosse trovata a corto di soldi e dunque costretta a rallentare il cantiere. «L'ultimo intervento che abbiamo completato è stato il montaggio di tutti gli infissi a giugno - spiega Abbes Nordine, rappresentante legale dell'associazione "Il Futuro" - ma poi, tra le vacanze estive, la Festa del Sacrificio e l'inizio della scuola ci siamo dovuti fermare perché in questi mesi i nostri soci non hanno la possibilità di fare offerte. I lavori da terminare sono ancora molti, tra cui l'impianto elettrico e idraulico, i pavimenti e le finiture. Ora ci è scaduto il permesso di costruzione e abbiamo chiesto al Comune una proroga». L'associazione non ha mai parlato apertamente del costo del progetto, ma sul cartello appeso nel 2017 all'entrata del cantiere era indicata una spesa complessiva di 523 mila euro. Si tratta di un edificio a tre piani fuori terra ed uno interrato, di cui due occupati da un parcheggio per 60 posti auto, dalle chiare linee arabeggianti. Un progetto il cui obiettivo è quello di dare maggiori spazi di preghiera e di incontro ai circa 150 fedeli musulmani del thienese. «Abbiamo la necessità di creare aule per la scuola di lingua, frequentata da 140 bambini - conclude Nordine - la biblioteca, la sala riunioni dato che proponiamo diversi incontri rivolti alla cittadinanza. Inoltre c'è sempre il problema della mancanza di un parcheggio interno, che ora teniamo sotto controllo con sei volontari che gestiscono il traffico durante gli eventi di maggior afflusso di fedeli». Da parte sua già nel giugno 2017 il Comune aveva inviato all'associazione una diffida scritta imponendo il rispetto delle destinazioni urbanistiche. Ciò significa che la nuova costruzione, una volta terminata, dovrà essere adibita esclusivamente a centro culturale e non potrà diventare un luogo prevalente di culto. Se così fosse, verrebbe chiusa perchè abusiva. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall'Igna

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