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Lavoro e disabilità
I negozi si aprono
per otto commessi

Alcuni dei ragazzi coinvolti nel progetto di inclusione. DONOVAN CISCATO
Alcuni dei ragazzi coinvolti nel progetto di inclusione. DONOVAN CISCATO
Alcuni dei ragazzi coinvolti nel progetto di inclusione. DONOVAN CISCATO
Alcuni dei ragazzi coinvolti nel progetto di inclusione. DONOVAN CISCATO

Per tre mesi otto esercizi commerciali di Thiene e dintorni spalancheranno le loro porte ad altrettanti commessi speciali, dando così vita al progetto sperimentale di “Social Hospitality”.

Si tratta di un'iniziativa di inserimento lavorativo destinato agli studenti con disabilità promossa da Engim Veneto e Ulss 7, e finanziata dal bando regionale “Garanzia Giovani” che permetterà ai ragazzi di ottenere una borsa di studio mensile di 300 euro. Dopo un primo percorso formativo durante il quale i ragazzi verranno preparati a operare in un luogo di lavoro ad alta frequentazione, da gennaio i giovani verranno inseriti nelle diverse attività commerciali che hanno deciso di aderire al progetto: Munari giocattoli e casalinghi, il punto servizi Balasso, il bar del Patronato San Gaetano, Villa 6- Sharing bar di Thiene, l'azienda agricola Aidi di Marano, il punto vendita del Consorzio Mais Marano di Malo, l'erboristeria della coop Il Ponte a Schio e il supermercato Battocchio di Marostica.

«Questo progetto prende spunto dall'iniziativa "La Piazza dell'Inclusione" che abbiamo promosso la scorsa primavera in piazza Rovereto - ha spiegato la coordinatrice Marta Rigo - e che ha riscosso un grande successo. Abbiamo pensato dunque di sviluppare questo modello di inclusione lavorativa diffusa, aderendo ad un bando regionale che ci ha permesso di finanziare tutte le attività e di coinvolgere la rete di esercizi territoriali che non sono soggetti all'obbligo di integrazione lavorativa previsto dalla legge 68. Con questo nuovo progetto vogliamo ribaltare la prospettiva con cui vengono viste le persone con disabilità: non più un problema o un peso, ma una grande opportunità per il territorio».

«Questi giovani – ha aggiunto Renzo Dal Maso, direttore del Cfp San Gaetano – hanno la capacità di migliorare le relazioni umane nel contesto in cui si trovano: è quanto constatiamo ogni giorno nella nostra scuola ed è quanto potrà essere compreso dalla cittadinanza, su più larga scala, con “Social Hospitality”».

«E’ una buona pratica, da far conoscere e da esportare – è il commento del sindaco Gianni Casarotto -. Desidero ringraziare l’Engim e gli operatori economici che hanno aderito ad un’iniziativa bella e importante, capace di coinvolgere anche il cuore grazie alla simpatia straordinaria degli otto ragazzi che vivranno il percorso formativo».

Ragazzi che non vedono l'ora di rimboccarsi le maniche e di iniziare la loro esperienza lavorativa. «Ho proprio voglia di cominciare a lavorare, anche se il mio sogno è quello di gestire un mio ristorante», ha precisato il 23enne Michael Carollo. «Sono un ragazzo capace e responsabile, so che questa esperienza andrà bene» ha affermato Alberto Gnata, 21 anni, che da grande vuole diventare sindacalista. A loro si affiancheranno Eleonora Miotto, 22enne che vuol fare la segretaria d'azienda e Andrea Schneider, 20 anni, con il pallino per la meteorologia.

Alessandra Dall'Igna

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