<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

L’Ulss: «Sono in calo i tumori al seno»

Diagnosi precoce e stili di vita: così le donne dell'Alto Vicentino stanno combattendo la loro battaglia contro il tumore al seno. In base ai dati forniti dall'Ulss 7 sembrano aver imboccato la strada giusta. Nel corso del 2017 si è registrata una diminuzione dei nuovi tumori, così come nel numero di interventi chirurgici seguiti dal Centro Donna, l'unità operativa di Senologia dell'ex Ulss 4 ospitata nella Casa della Salute di Schio. In particolare, l'anno scorso si sono registrati 134 nuovi casi di tumore della mammella, contro i 164 del 2016 e i 158 del 2015; sul fronte chirurgico lo scarto è maggiore dato che gli interventi si sono fermati a quota 271, 18 in meno del 2016 (289) e 59 in meno del 2015 (330). Per quanto riguarda l’oncologia, nel 2017 sono stati seguiti 162 casi, contro i 161 del 2016 e i 178 del 2015, mentre sono state eseguite 1.268 sedute di chemioterapia in totale per 144 pazienti con cancro alla mammella. «Questa è la neoplasia più frequente nel sesso femminile - fanno sapere dall’Unità operativa di senologia del Distretto due Alto Vicentino -. Una donna su otto nel corso della propria vita la sviluppa. Per i fattori di rischio tumorali dovuti ad eredità/costituzione non possiamo fare nulla, mentre se assumiamo stili di vita salutari possiamo prevenire alcune neoplasie e migliorare la nostra salute». Individuare il tumore quando è ancora all'inizio e non dà sintomi è l'obiettivo dell'iniziativa gratuita “Screening mammografico”. «Come negli anni precedenti, nel 2017 sono state inviate tutte le donne tra i 50 e i 69 anni - spiegano i responsabili del Distretto due Alto Vicentino - e abbiamo avuto un'adesione di circa l'80%. La diagnosi di tumore è stata confermata e ha portato all'intervento 83 donne, che però nel 70% dei casi erano nel primo stadio della malattia e sono state curate con ottime probabilità di guarigione». La cadenza e la tipologia del controllo vanno diversificate in base all'età e alla presenza di fattori di rischio. Il Centro Donna consiglia di eseguire la prima visita a partire dai 25-30 anni e poi controlli ogni 1-2 anni. Sono quattro i fattori di rischio modificabili: alimentazione, alcol, attività fisica. Innanzitutto è fondamentale mantenere una dieta equilibrata riducendo drasticamente i cibi grassi, assumendo abbondante frutta e verdura e cibi proteici magri, limitando dolci e bevande zuccherate. Per quanto riguarda l'alcol, i superalcolici non sono raccomandabili; invece vino e birra sono ammessi purché limitati ad un bicchiere per pasto. Il fumo di sigaretta è bandito, mentre l'attività fisica/movimento è fondamentale per il funzionamento dell'organismo, per cui va fatta tutti i giorni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

Suggerimenti