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Thiene

Galoppata di pace
tra i luoghi sacri
con le bici eroiche

Il gruppo dell’Historic Club organizzatore della manifestazione ciclistica “Vaca Mora”. FOTO DALL’IGNA
Il gruppo dell’Historic Club organizzatore della manifestazione ciclistica “Vaca Mora”. FOTO DALL’IGNA
Il gruppo dell’Historic Club organizzatore della manifestazione ciclistica “Vaca Mora”. FOTO DALL’IGNA
Il gruppo dell’Historic Club organizzatore della manifestazione ciclistica “Vaca Mora”. FOTO DALL’IGNA

THIENE. Una galoppata di pace tra i luoghi sacri della Grande Guerra, in sella a bici da corsa vintage. L'originale impresa ha preso il via ieri da Thiene, dove i 22 arditi della “Vacamora”, ovvero un gruppo di ciclisti amanti della storia, si sono incontrati per il saluto ufficiale del sindaco Gianni Casarotto e dell'assessore allo sport Giampi Michelusi e la benedizione di don Augusto Busin.

 

La comitiva europea, composta da italiani, francesi, spagnoli, tedeschi e belgi, di età compresa tra i 47 e i 75 anni, è poi salita con le bici sui furgoni attrezzati alla volta di Trieste da dove, nel pomeriggio, è iniziata quest’edizione speciale della cicloturistica “Vacamora” sulle tracce della Grande Guerra. In sei giorni, gli appassionati delle bici eroiche, quelle per intenderci con le gabbiette ai pedali, il cambio sul telaio e i fili dei freni vistosamente esterni, percorreranno i 720 chilometri che separano piazza Unità d'Italia a Trieste alla nostra città. Nel mezzo, visiteranno alcuni dei luoghi dove per ben 41 mesi si scontrarono due grandi eserciti prima che l'armistizio ponesse fine al conflitto.

«Abbiamo deciso di proporre la cicloturistica proprio quest'anno per ricordare i 100 anni dalla battaglia di Caporetto (24 ottobre-9 novembre 1917) perché dalle sconfitte bisogna imparare a risorgere - ha spiegato Gaetano Dal Santo, portavoce e anima del gruppo di ciclisti della “Vacamora” - La nostra vuole essere una vera e proprio pedalata commemorativa di pace per non dimenticare gli eventi bellici e le loro conseguenze. Ci fa piacere poi il fatto che la comitiva sia composta anche da alcuni stranieri, conosciuti in questi anni di cicloturistiche internazionali: un bel segnale di condivisione degli ideali di pace e di amicizia. Tutti noi indosseremo una maglietta stile anni '40 di colore azzurro con lo stemma sabaudo, perché all'epoca c'era il Regno d'Italia, e personalizzate con i nostri nomi e le nazionalità».

 

Dopo la prima tappa di ieri, che ha visto il gruppo entrare in territorio sloveno per dirigersi nella zona di Battaglia della Bainsizza, oggi i 22 ciclisti saranno impegnati in una tappa da 180 chilometri che li porterà prima a Caporetto e poi, una volta rientrati in Italia, a Redipuglia e San Vito dal Tagliamento. La terza tappa, in programma sabato e lunga 160 chilometri, vedrà la comitiva arrivare a Vittorio Veneto-Nervesa della Battaglia e infine a Bassano.

 

La cicloturistica riprenderà domenica con la difficile conquista di Cima Grappa e poi la discesa verso Enego e l'arrivo ad Asiago, in tutto 95 chilometri; sull’Altopiano ci sarà una doverosa sosta al vero locomotore del trenino a vapore da cui prende il nome “Vacamora”, situato a Canove. La quinta tappa di lunedì, lunga 105 chilometri, porterà il gruppo a scendere verso la Valsugana, Trento e Rovereto, mentre martedì gli eroici ciclisti copriranno gli ultimi 85 chilometri dell'impresa: dalla Campana dei Caduti di Rovereto saliranno lungo la Vallarsa verso l’Ossario del Pasubio e infine l'arrivo a Thiene. Nei sei giorni, la comitiva sarà supportata da un furgone con a bordo lo staff tecnico, che interverrà in caso di necessità, e da un “movinghome” che fungerà da piccola casa mobile.

Alessandra Dall’Igna

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