<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Emozioni e ricordi per la Laverda

Le mitiche Laverda parcheggiate nella piazza di Breganze. CISCATOAppassionati accanto ad una gloriosa motocicletta Al raduno c’erano motociclisti provenienti  da vari Paesi europeiUn’altra immagine della manifestazione.FOTOSERVIZIO CISCATO
Le mitiche Laverda parcheggiate nella piazza di Breganze. CISCATOAppassionati accanto ad una gloriosa motocicletta Al raduno c’erano motociclisti provenienti da vari Paesi europeiUn’altra immagine della manifestazione.FOTOSERVIZIO CISCATO
Le mitiche Laverda parcheggiate nella piazza di Breganze. CISCATOAppassionati accanto ad una gloriosa motocicletta Al raduno c’erano motociclisti provenienti  da vari Paesi europeiUn’altra immagine della manifestazione.FOTOSERVIZIO CISCATO
Le mitiche Laverda parcheggiate nella piazza di Breganze. CISCATOAppassionati accanto ad una gloriosa motocicletta Al raduno c’erano motociclisti provenienti da vari Paesi europeiUn’altra immagine della manifestazione.FOTOSERVIZIO CISCATO

Le storiche mille, le prime Tarantina degli anni '50 fino alle veloci V6 da competizione: sabato e domenica piazza Mazzini a Breganze ha ospitato l'annuale festa, giunta alla settima edizione, dedicata alle motociclette Laverda ovvero il marchio che è stato l'orgoglio locale nel mondo delle due ruote tra la fine degli anni '40 e l'inizio del nuovo millennio. Tra centauri, appassionati e curiosi, il centro del paese è stato invaso da circa mille persone nella tradizionale due giorni organizzata dal Moto Club Laverda di Breganze. «Anche quest'anno sono giunti nel nostro Comune motociclisti provenienti non solo da tutta Italia, ma anche da diversi paesi europei come Regno Unito, Germania, Francia e Olanda. Inoltre i raduni proposti nelle due mattinate hanno attirato oltre 300 moto tra le quali moltissime Laverda, ma anche un buon numero di mezzi d'epoca e storici di altre importanti case produttrici italiane come Moto Guzzi o MV Agusta», hanno spiegato il presidente Davide Pauletto, il vice presidente Dario Gasparoni e il segretario Maurizio De Boni del gruppo che ha organizzato l'evento. «Lavoriamo per tenere alto il nome delle Laverda, un marchio che ci rende orgogliosi e che ha fatto conoscere il Comune di Breganze in tutto il mondo». L'evento ha preso il via sabato con le iscrizioni al Motoraduno Internazionale partito alle 10: i centauri hanno attraversato le colline del thienese percorrendo una quarantina di chilometri tra Salcedo, Lugo di Vicenza, Calvene e Fara Vicentino. Il clou della mattinata è stato l'esposizione della Laverda V6 da competizione di Piero Laverda, con le due repliche dell'olandese Cor Dees che fino a pochi mesi fa è stato il proprietario del più grande museo al mondo dedicato alle moto costruite a Breganze. Tra le varie cilindrate sull'asfalto del piccolo tracciato, sono scese in pista anche le V6 con il loro inconfondibile rombo. Ieri, invece, è andato in scena Laverdando, motogiro che partendo da piazza Mazzini ha raggiunto il monte Corno. «Ormai sappiamo che a Breganze ci aspetta un gruppo di amici con una passione in comune: le Laverda», ha aggiunto l'inglese Glyn Rees, sceso da West Bromwich vicino a Birmingham, con il suo mille del 1976. «Mi piace molto girare in moto per le colline e le montagne della zona: durante il raduno dell'anno scorso abbiamo visitato un cimitero inglese dove è stato sepolto un soldato proveniente proprio dalla mia città». Anche lo scozzese Keith Nairm ha macinato centinaia e centinaia di chilometri in sella a una Laverda mille. «È stato un viaggio lungo che ho deciso di regalarmi per il mio cinquantesimo compleanno», ha concluso. «Anche quest'anno è stato organizzato un bel raduno, pregustando quello del 2019 per il 70° anniversario della fondazione della casa costruttrice». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

Suggerimenti