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Thiene

Comune e Caritas
«Non fate più
l’elemosina»

Il Comune e la Caritas esortano i cittadini a non fare l’elemosina ai mendicanti. STUDIOSTELLA-CISCATO
Il Comune e la Caritas esortano i cittadini a non fare l’elemosina ai mendicanti. STUDIOSTELLA-CISCATO
Il Comune e la Caritas esortano i cittadini a non fare l’elemosina ai mendicanti. STUDIOSTELLA-CISCATO
Il Comune e la Caritas esortano i cittadini a non fare l’elemosina ai mendicanti. STUDIOSTELLA-CISCATO

«Fate del bene fatto bene»: questo l'appello che Comune e Caritas vicariale lanciano ai thienesi per tentare di combattere il fenomeno dell'accattonaggio, sempre più molesto e diffuso in città.

Sono infatti ancora numerosi i cittadini che, conviti di compiere una buona azione, fanno l'elemosina ai mendicanti periodicamente accampati fuori da supermercati, panifici, chiese, cimitero ed ex ospedale Boldrini. Un gesto di generosità che tuttavia va a incrementare l'attività dei professionisti dell'elemosina, dietro ai quali si celano vere e proprie organizzazioni illegali che in città hanno trovato una piazza davvero redditizia.

Da quando è attivo il regolamento comunale di polizia urbana, approvato nel 2009, a Thiene sono state elevate oltre 500 sanzioni da 100 euro ciascuna ai questuanti. Di queste, ben 56 riguardano il periodo gennaio- ottobre di quest’anno.

Multe che complessivamente valgono, o per meglio dire varrebbero, 50 mila euro: soldi che il Comune non ha mai incassato dato che i mendicanti sono nullatenenti.

L'unico strumento rimasto all'Amministrazione comunale per tentare di arginare il problema è dunque quello di appellarsi al buon senso dei cittadini, invitandoli a non mettere mano al portafogli davanti ai questuanti ma di segnalare ai servizi sociali effettive situazioni di povertà e di sostenere economicamente le associazioni solidaristiche che operano a Thiene.

«Quello dell'accattonaggio sta diventando un problema molto serio in città - spiega Alberto Samperi, vicesindaco e assessore alla sicurezza - basti pensare che al mendicante che staziona perennemente davanti all'ex ospedale Boldrini quest'anno sono state comminate ben 21 multe e nessuna è stata pagata. La polizia locale è costantemente impegnata a reprimere questa attività, che ricordo essere vietata dal regolamento comunale, ma cinque minuti dopo che vengono allontanati i questuanti ritornano al loro posto. Queste sono persone che chiedono l'elemosina di mestiere e fintanto che troveranno qualcuno disposto a dar loro dei soldi per sentirsi con la coscienza a posto, non se ne andranno da Thiene. Ci sono altri modi per aiutare chi è veramente in difficoltà, senza alimentare questi circuiti illegali».

Si trova perfettamente in sintonia con l'appello lanciato dal vicesindaco Samperi anche don Nicola Salandin, parroco di San Sebastiano e responsabile vicariale della Caritas.

«Nella maggior parte dei casi chi chiede soldi in questo modo, magari con eccessiva insistenza, non è una persona bisognosa ma un “lavoratore” (un questuante di professione, insomma) inviato in città proprio per fare soldi - precisa don Salandin - Anch’io chiedo ai thienesi di buon cuore di aiutare chi è in difficoltà sostenendo la Caritas o la Croce rossa, associazioni che ben conoscono le reali situazioni di indigenza e che possono approntare interventi mirati ed efficaci». Intanto, la polizia locale del consorzio Nevi ha già predisposto un pattugliamento costante, soprattutto al cimitero nei giorni dedicati alla ricorrenza dei defunti.

Alessandra Dall’Igna

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