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Il personaggio

Auto senza pilota
ha il "cervello"
del prof thienese

Il docente universitario Michelusi lavora alla Purdue University. A.D.I
Il docente universitario Michelusi lavora alla Purdue University. A.D.I
Il docente universitario Michelusi lavora alla Purdue University. A.D.I
Il docente universitario Michelusi lavora alla Purdue University. A.D.I

THIENE. Da Thiene agli Stati Uniti per sviluppare le reti wireless di ultima generazione e rivoluzionare il nostro modo di comunicare con gli altri e di interagire con la casa, l'auto, l'ambiente e addirittura il nostro corpo.

A coprire tale distanza è stato Nicolò Michelusi, 32 anni, sbarcato un anno fa a West Lafayette in Indiana, per assumere il ruolo di professore di Ingegneria elettronica alla Purdue University. Qui ha vinto un premio in denaro del valore di 941 mila dollari (equivalenti a 887 mila euro), assegnatogli dalla National science foundation per sviluppare la sua ricerca sulle reti wireless 5G. Una nuova tecnologia che, come spiegato da Michelusi, «rivoluzionerà il nostro stile di vita».

Le reti wireless 5G non solo espanderanno le potenzialità degli smartphones di prossima generazione (attualmente funzionano su 4G), potenziando la comunicazione tra umani, conferma Michelusi, ma «renderanno possibile la comunicazione tra oggetti, ovvero la cosiddetta Internet-of-things, che promette di connettere tra loro dispositivi intelligenti, quali automobili self-driving (cioè che guidano da sole), dispositivi medici come quelli utilizzati in operazioni chirurgiche da remoto, sensori per monitoraggio ambientale o per smart homes e via dicendo».

Ed è proprio per aiutarlo a sviluppare queste tematiche che recentemente ha ottenuto, come ricercatore principale, un fondo di ricerca dalla National science foundation (Nsf), che è un’agenzia governativa degli Stati Uniti che sostiene la ricerca e la formazione di base in tutti i campi non medici della scienza e dell'ingegneria.

«Mi ha sempre affascinato il mondo della ricerca - precisa Michelusi - e questo passo per me rappresenta la realizzazione di un sogno che conseguo fin dai primi anni di Università a Padova. In particolare, la mia proposta premiata dalla Nsf consiste nell'utilizzare alte frequenze, per far fronte al fabbisogno di connettività wireless. Proprio la propagazione wireless a queste frequenze è molto diversa rispetto alle frequenze tradizionali e, perciò, presenta grandi sfide che mi propongo di risolvere rendendo la gestione della rete e della comunicazione più intelligente».

Attualmente Michelusi si trova a San Diego, in California, per una conferenza internazionale: «È un’occasione per presentare i primi risultati di questa ricerca», spiega.

Prima di San Diego, il giovane professore thienese è passato anche per il quartier generale di Facebook, a Menlo Park, dove ha preso parte al primo summit del “Telecom infra project” (Tip) lanciato da Mark Zuckerberg, progetto che, attraverso la collaborazione delle compagnie telefoniche, mira a connettere a costo zero, o a prezzi sensibilmente ridotti, soprattutto gli abitanti dei paesi emergenti. «È una grande opportunità per me e per la mia Università far parte di un'iniziativa come Tip - conclude Michelusi - perché possiamo esporre le nostre idee sull'uso efficiente dello spettro radio ai leader di questo settore in rapida crescita e gettare le basi affinché tutto il mondo sia connesso».

Alessandra Dall’Igna

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