È un giovane studente thienese con il pallino dell'alta finanza lo stagista dell'anno eletto dal colosso Bloomberg Europa.
Lui si chiama Andrea Valente, ha 21 anni e il prestigioso riconoscimento gli è stato attribuito nei giorni scorsi a conclusione delle dieci settimane di stage effettuate nella sede londinese della multinazionale americana, leader nell’informazione finanziaria.
A impressionare e convincere Bloomberg Europa sono state le doti eccezionali di Valente, che in poco più di due mesi è riuscito a interfacciarsi con oltre 650 clienti in tutto il mondo, tra cui JP Morgan, Goldman Sachs e HBSC generando opportunità di espansione del business per una cinquantina di aziende. «Questo stage è stato un'ottima opportunità per farmi conoscere ed entrare in questo settore», spiega Andrea Valente, che dopo il diploma in logistica e trasporti conseguito all'Itt Chilesotti («Una scuola eccellente che mi ha dato un’ottima preparazione in matematica») nel 2015 ha deciso di trasferirsi a Londra per frequentare la Pearson Business School con indirizzo Business & Enterprise. Un percorso di studi legato all'ambiente familiare - il padre Enzo è titolare dalla società di trasporti Valente Angelo Sas - che nell'ultimo anno è stato arricchito da incursioni nel mondo della finanza, vera passione del giovane businessman.
«Sono sempre stato affascinato dai mercati e dai trend - racconta Valente - fin da quando ero adolescente e trascorrevo i mesi estivi a Londra per frequentare corsi di inglese. Credo che la mia curiosità per questo settore, e in particolare per Bloomberg, sia nata proprio allora: d'altro canto non è difficile a Londra trovare ragazzi della mia età interessati alla finanza». Grazie alla sua determinazione e competenza, nella primavera del 2016 è riuscito a partecipare alla “Spring week” promossa dalla Bloomberg.
Nell'estate dello stesso anno è volato a Shanghai per un altro stage nella finanza, mentre a ottobre è stato invitato dalla Bloomberg a partecipare alla selezione per il loro stage estivo 2017.
«La selezione è stata durissima - continua Valente - Complessivamente avrò fatto dieci interviste oltre ai vari test attitudinali. La compagnia ha ricevuto in tutto il mondo oltre 20 mila domande di ammissione, e alla fine sono stati assunti “solo” 1.200 stagisti per 10 settimane, di cui 138 nella sede di Londra. Le mie giornate iniziavano alle 7.30 e finivano alle 18: per due giorni a settimana dovevo analizzare le informazioni e interfacciarmi con i clienti per discutere con loro dei nuovi dati finanziari, mentre gli altri tre giorni mi dedicavo alle vendite dei prodotti attraverso il famoso Bloomberg terminal». Ora Andrea si sta preparando a rientrare a Londra, dove lo attende l'ultimo anno della Pearson Business School, anche se il suo futuro sembra essere già segnato. «In questi giorni la Bloomberg contatterà tutti gli stagisti per il report di fine tirocinio - conclude il giovane - e c'è la possibilità che a qualcuno di loro offra un lavoro a tempo indeterminato subito dopo la laurea. Io ovviamente ne sarei entusiasta anche se il mio desiderio è quello di lavorare in Asia perché in questo momento, con tutto quello che sta accadendo a Londra con la Brexit, è quello il mercato che si sta espandendo più velocemente. L'unico scoglio sarebbe la lingua: dicono che il mandarino sia davvero ostico».