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Schio

Verso l'8 marzo
Con le questioni
di genere

Incontro pubblico ai Due Mori sulle questione di genere con il collettivo Starfish.
Incontro pubblico ai Due Mori sulle questione di genere con il collettivo Starfish.
Incontro pubblico ai Due Mori sulle questione di genere con il collettivo Starfish.
Incontro pubblico ai Due Mori sulle questione di genere con il collettivo Starfish.

In vista dello sciopero globale delle donne previsto per l'8 marzo, il collettivo Starfish organizza per mercoledì 22 febbraio alle 20.30 al bar Due Mori, un incontro pubblico sul tema delle questioni di genere, declinati in particolare in ottica femminile. «La manifestazione svoltasi a Roma il 26 novembre scorso – spiegano i promotori - ha ribadito che la violenza di genere si articola in varie forme, legate alle dinamiche dello sfruttamento lavorativo, alla mancanza di norme adeguate per la salute riproduttiva e sessuale delle donne e a un sistema comunicativo sempre più penalizzante per le donne e per la comunità LGBTQ. L'eccezionale partecipazione a quella giornata e i molti movimenti che stanno prendendo piede a livello internazionale ci ricordano quanto queste tematiche siano avvertite come fondamentali e come la risoluzione di questioni legate a esse debba essere posta come obiettivo a breve termine. Purtroppo però le risposte istituzionali a problemi decisamente urgenti come quelli sopracitati sono tardive, o insufficienti, o del tutto inesistenti: da parte delle istituzioni si riscontrano solo rare e deboli prese di posizione non supportate da alcuna riflessione approfondita sui temi del welfare, del corpo delle donne e della discriminazione di genere».

«Vogliamo costruire insieme – concludono - una giornata di lotta per reclamare i diritti sul luogo di lavoro, quelli delle donne migranti, delle donne disabili, delle pensionate, delle studentesse e delle lavoratrici tutte: perché senza diritti non c’è libertà, né giustizia. Una giornata contro la chiusura dei centri antiviolenza, contro la violenza di genere e contro un linguaggio sempre più sessista e misogino, che discrimina la comunità LGBTQI e che rappresenta le donne come oggetti passivi e stereotipati». 

Silvia Dal Ceredo

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