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Stazione e via Baccarini La bocciatura dei 5 Stelle

Il treno passa ai “Cementi”, dove dovrebbe sorgere la stazione.  STELLA
Il treno passa ai “Cementi”, dove dovrebbe sorgere la stazione. STELLA
Il treno passa ai “Cementi”, dove dovrebbe sorgere la stazione.  STELLA
Il treno passa ai “Cementi”, dove dovrebbe sorgere la stazione. STELLA

No all'ipotesi di spostamento della stazione ferroviaria, no al nuovo snodo viabilistico fronte stazione e ancora no al cavalcavia di via lago Trasimeno. Il movimento 5 Stelle “rompe” con l’amministrazione comunale sul piano urbano del traffico presentando un plico di osservazioni sulle possibili novità che saranno introdotte nel prossimo futuro in città. STAZIONE DEI TRENI. Il piano contiene, solo in forma di ipotesi, un abbozzo di progetto relativo allo spostamento della stazione ferroviaria in zona Cementi, quindi in un'area periferica rispetto all'attuale posizione centrale. «Ci sembra un'idea ardita per non dire assurda – sottolinea il capogruppo consiliare Marco Vantin - non possiamo sacrificare la stazione per risolvere i problemi di un passaggio a livello. Piuttosto meglio realizzare un sottopasso stradale. Oppure, come alternativa non valutata dal piano, un sovrappasso o un sottopasso ferroviario: i costi per il Comune e le Ferrovie dello Stato con molta probabilità potrebbero essere inferiori rispetto alla costruzione di una nuova stazione con tutto il suo contesto urbano». VIA BACCARINI. Altro punto caldo e soggetto a critiche è lo snodo stradale di fronte alla stazione, che ad oggi rappresenta una sorta di ragnatela in cui nelle ora di punta vengono imprigionati centinaia di veicoli, con lunghi incolonnamenti su tutte le vie interessate in particolare in via Baccarini, via Btg. Val Leogra e via Martiri della Libertà. La proposta del Comune sarebbe di realizzare un nuovo svincolo in grado di consentire anche la svolta su via Marconi da chi proviene dalla rotonda “del monumento”. Un intervento, unito alla riapertura di via Fogazzaro, che per i grillini lascia i tempo che trova. «Piuttosto che realizzare dei palliativi – considera Vantin - meglio investire energie, tempo e risorse per spingere al massimo sulla realizzazione della variante Destra Leogra. Solo quella permetterà di spostare il flussi e alleggerire il traffico di attraversamento in centro. Potremmo farci aiutare in questo anche dai nostri parlamentari, per riuscire a far sbloccare le risorse». CAVALCAVIA. Per il M5S un altro intervento da lasciare nel cassetto è realizzazione del cavalcavia su via lago di Trasimeno, la cui funzione sarebbe quella di risolvere i disagi della frazioni di Rio, Macchiavella e Vanzi. «Spendere circa 2 milioni e mezzo di euro per creare un collegamento che permetterebbe di risparmiare un tragitto di 2 km, pari a circa 3 minuti in auto, ci sembra sproporzionato» COLLETTO DI VELO. Non piace neppure l'idea di collegamento tra la parte collinare di Schio e Velo d'Astico attraverso il Colletto, con una spesa di oltre 10 milioni di euro. «Il Tretto – conclude - è una zona da tutelare proprio per le sue caratteristiche storiche e naturalistiche e il suo sviluppo non può combaciare con l'incremento del traffico, ma anzi semmai con una sua limitazione». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo

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