Da storico monumento cittadino, il simbolo dell'avventura laniera scledense delle origini diventa trofeo e pure spilla-gioiello. La statua de “L'Omo” scende dal suo basamento lapideo di piazza Rossi per acquisire una nuova dimensione in chiave 4.0, grazie allo slancio e al potenziale operativo del Distretto della scienza e tecnologia.
«Tutto è nato da una battuta del sindaco Orsi – ha raccontato Luca Fabrello, portavoce del Distretto - che un giorno ci ha detto che sarebbe stato bello fare delle spillette raffiguranti il monumento al tessitore. Abbiamo fatto molto di più: non solo un gioiello, ma anche un trofeo, e tutto rigorosamente avvalendoci di aziende e professionisti nel raggio di pochi chilometri da Schio».
Con le più moderne tecnologie la statua davanti al Duomo è stata rilevata e mappata in 3D con appositi scanner montati su una gru, e poi via via modellata digitalmente e materializzata con una stampante in stereolitografia per creare il prototipo, servito poi per la creazione del gioiello e del trofeo.
La spilla esiste in tre diverse versioni. Quelle in argento bagnato in oro e in argento lucido saranno utilizzate dal Comune per scopi istituzionali. Il modello in ottone spazzolato, ben più economico, sarà invece messo in vendita a mo’ di gadget al prezzo di costo a partire dalla festa patronale del 29 giugno.
Il prototipo del “Trofeo Tessitore” invece è stato consegnato ufficialmente al sindaco nel corso della serata “Imprese visionarie!” organizzata dal Distretto in occasione della conclusione della mostra “Oltre l'Uomo: da Leonardo alle biotecnologie”. L'associazione vocata all'innovazione industriale è nata infatti con lo scopo di valorizzare le numerose eccellenze locali, contribuendo alla creazione di conoscenza e interazione.
«Il nostro auspicio – hanno spiegato gli imprenditori fondatori del Distretto, Laura Dalla Vecchia, Armido Marana e Pietro Sottoriva - è che il “Trofeo Tessitore” possa essere adottato dal Comune di Schio come riconoscimento ufficiale da destinare a individui, aziende, enti o associazioni del territorio scledense che si distinguano per meriti acquisiti nell’ambito dello sviluppo economico, delle attività produttive e dell’innovazione».
Il sindaco ha accolto di buon grado la proposta, ringraziando gli artefici del trofeo e ricordando «l'importanza di quello che rappresenta “L'Omo” per Schio, un simbolo della sua storia industriale e della sua anima cittadina». Il monumento al Tessitore fu commissionato allo scultore Giulio Monteverde dall'imprenditore Alessandro Rossi, il quale nel 1879 lo dedicò “Ai suoi tessitori”. Nel 2003 durante i lavori di sistemazione della piazza la statua venne distrutta accidentalmente da un escavatore, ma un accurato restauro permise di riposizionarla al suo posto già nel 2004. Oggi invece i cittadini potranno apprezzare “L’Omo” da un nuovo punto di vista, più ravvicinato e prezioso.