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Schio

Sipario aperto
sul Festival
della scienza

Fino al 29 ottobre
Spazio ai temi ambientali nella prima serata della rassegna
Spazio ai temi ambientali nella prima serata della rassegna
Spazio ai temi ambientali nella prima serata della rassegna
Spazio ai temi ambientali nella prima serata della rassegna

SCHIO. Mostre, concerti e conferenze sull'inquinamento ambientale inaugurano il nuovo Festival della Scienza dell'Alto vicentino.

Il sogno della Cooperativa Biosphaera e del Gruppo Astrofili di Schio è finalmente divenuto realtà: sabato sera, grazie al sostegno del Distretto della Scienza e della Tecnologia, dei Musei dell'Altovicentino e del Comune, il lanificio Conte ha ospitato i primi eventi della rassegna, dedicata alla divulgazione scientifica, che animerà Schio sino al 29 ottobre.

«Il nostro intento è avvicinare i cittadini alla conoscenza e al sapere scientifico in un'epoca, quella attuale, di forte cambiamento e in cui non sempre il progresso della società va di pari passo con la consapevolezza e il rispetto per l'ambiente- spiega Michele Ferretto presidente di Biosphaera-Questo festival è nato per tutto il territorio Alto vicentino, per essere aperto alle contaminazioni geografiche e alle collaborazioni con le tante realtà locali che divulgano il sapere in tutti i suoi ambiti».

«Il nostro territorio è ricco di aziende all'avanguardia- affermano il sindaco Valter Orsi e l'assessore Roberto Polga- Negli anni è emersa la voglia e la necessità di conoscere e divulgare la scienza applicata nell'Alto vicentino con iniziative, come le mostre “Oltre il Sogno” e “Oltre l'uomo”, che hanno offerto alla cittadinanza l'occasione di approfondire tematiche importanti. Ora, grazie al lavoro delle associazioni locali, aggiungiamo questa nuova rassegna». Gli eventi sono stati inaugurati dall'esibizione del Manzella Quartet, formazione nota per suonare con strumenti ricavati da materiale riciclato, e dall'approfondimento sul rapporto tra uomo, ambiente e inquinamento illustrato da Gianni Tamino, docente di biologia dell'università di Padova che ha svolto ricerche sugli effetti mutageni e cancerogeni degli inquinanti ambientali. «Le malattie derivano dall'alterazione dell'equilibrio tra organismo umano e ambiente. Se fino all'inizio della seconda guerra mondiale prevalevano quelle infettive, dal 1985 ad oggi sono aumentate le malattie croniche-degenerative legate a smog, cibo e condizioni sociali di disagio- spiega Tamino- La pianura Padana è l'area più inquinata d'Europa e ogni anno, solo in Italia, muoiono circa 90 mila persone a causa dell'inquinamento. E' fondamentale tutelare l'ambiente riducendo gli effetti nocivi legati ai processi industriali, agricoli, ai trasporti, e alla produzione di rifiuti per non aumentare l'effetto serra e le sue conseguenze come desertificazione, siccità, alluvioni, cicloni, perdita di biodiversità, carestie ed epidemie». Gli effetti delle polveri sottili sul corpo umano e la natura sono anche il tema di “Respira” la mostra d'arte contemporanea di Marco Borgarelli allestita nelle sale del lanificio Conte e vicina all'esposizione fotografica dei soci del Gruppo Astrofili di Schio dedicate agli astri. Il festival della scienza proseguirà il 24 ottobre, alle 20.30 sempre al lanificio Conte, con Alessandro Scapin e Luca Alfonsini di MeteoTriveneto relatori di “Come nasce una previsione meteorologica”.

Sara Panizzon

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