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Ricetta del centro sinistra «Unica Ulss provinciale»

Leonardo Dalla Vecchia, secondo da sinistra, con gli alleati.  CISCATO
Leonardo Dalla Vecchia, secondo da sinistra, con gli alleati. CISCATO
Leonardo Dalla Vecchia, secondo da sinistra, con gli alleati.  CISCATO
Leonardo Dalla Vecchia, secondo da sinistra, con gli alleati. CISCATO

Il centrosinistra riparte da tre. Tante sono le liste che appoggeranno Leonardo Dalla Vecchia, da ieri non più segretario locale del Pd ma candidato sindaco di una coalizione che, per il momento, al suo partito aggiunge le civiche “Schio polis” e “Schio città europea”, anche se le porte rimangono aperte ad altri alleati. E la campagna elettorale parte con il botto: dal 3 marzo inizierà una raccolta di firme in calce ad una petizione che chiede lo scioglimento dell’Ulss 7 Pedemontana, “per costituire un’unica Ulss provinciale”. IL CANDIDATO. Dalla Vecchia, 33 anni, sposato, due figli, artigiano, residenza alle Piane, è il nome che mette d’accordo le forze progressiste. E subito fa capire dove andrà a parare la sua campagna: «No alla politica del marciapiede. Bisogna riportare Schio al centro dell’Alto vicentino, sviluppando programmi e idee con logica territoriale. Il programma è in fase di elaborazione ma nasce dal confronto con i cittadini. Saranno loro a dettare le priorità. Sarà compartecipato. Ma posso già anticipare uno dei temi che ci sta più a cuore, quello della sanità». LA PETIZIONE. Il capolista di “Schio polis” è Giorgio Dalle Molle, cardiologo all’ospedale di Santorso: «La nostra sanità era l’eccellenza. Ora soffre, come soffrono gli utenti, soprattutto i più anziani che pagano il conto. I medici vanno altrove, al pronto soccorso è allarme. C’è un patrimonio che sta per essere depauperato». Ecco l’idea della raccolta di firme per un esperimento, quello di aggregazione con Bassano, «che è fallito. Si impone un cambiamento di rotta, recuperando i percorsi interrotti, superando l’anomalia di un’ Ulss con due ospedali periferici senza uno principale, adeguandoci alle province di Treviso, Padova e Verona». Tutto questo per non disperdere un modello di sanità dell’Alto vicentino che era un vanto «e che in tre anni si è fortemente deteriorato». La petizione parte da Schio ma potranno firmare anche non residenti e potrà essere allargata ad altri Comuni interessati. LA COALIZIONE. A rappresentare gli altri rami della coalizione ieri mattina c’erano Giulia Andrian per “Schio città europea” e Giovanni Battistella, capogruppo consiliare del Pd: «Orsi sostiene di aver fatto tanto in questi cinque anni. Di sicuro ha perso i legami col territorio. In Provincia non contiamo più ed infatti la sua rielezione è stata difficoltosa, segnale che non ha così tanti appoggi. Dobbiamo alzare l’asticella, portare avanti temi condivisi per obiettivi a più ampio respiro. Non limitarci ad aggiustare i marciapiedi». Riguardo altri alleati, Dalla Vecchia è stato chiaro: «Con “Lista dei quartieri” stiamo dialogando . Abbiamo la massima stima di Stefano Pento. Con “Coalizione civica” il discorso è diverso. Il problema non sono i nomi ma la linea politica e le strategie. E comunque, se vogliono correre da soli non possiamo farci nulla. Ma le nostre porte restano aperte anche per loro». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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