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Schio 

«Perchè si parla
ancora del Forum
dei mestieri»

Un momento del Forum dei mestieri
Un momento del Forum dei mestieri
Un momento del Forum dei mestieri
Un momento del Forum dei mestieri

A margine al Forum dei mestieri che si è tenuto al Lanificio Conte e che ha visto impegnati gli alluni delle terze medie a confronto con le più disparate occupazioni che potranno in futuro svolgere, riceviamo dalle docenti Paola Rossi e Eva Bozzetto, promotrici dell’evento, alcune considerazioni da condividere. i è concluso il Forum dei mestieri dedicato ai ragazzi delle scuole medie e ancora se ne sente l’eco. Ne parlano i ragazzi che hanno curiosamente preso contatto con il mondo del lavoro, ne parlano i genitori che si sono sentiti coinvolti in modo attivo dai loro figli in questo momento delicato della loro vita, ne parlano i testimoni del mondo del lavoro che si sono messi a loro disposizione per aiutarli a capirlo e con sorpresa sono stati coinvolti da una cascata di domande, ne parla la scuola che in questo momento deve formulare il consiglio orientativo per i ragazzi che si devono iscrivere alla scuola superiore, ne parlano le istituzioni pubbliche che hanno a cuore il futuro dei loro cittadini . Il forum, pensato come occasione per i ragazzi di aprirsi al mondo del lavoro, ha creato una occasione per una scelta più consapevole della scuola superiore e rappresenta il completamento di un percorso già messo in atto nel nostro territorio dalla Rete Orientamento. Il successo del forum dei mestieri è dato dal fatto che da più parti si sentiva l’esigenza di creare per i ragazzi un momento di contatto concreto ed esperenziale con le diverse realtà lavorative per capire cosa viene richiesto loro nel presente e nel loro futuro. Questa motivazione ha creato la sinergia tra scuola, genitori, associazioni di categoria e liberi professionisti ed è stata sostenuta dal Comune di Schio. Questo progetto è stato concepito due anni fa in seno alla Fondazione Color your life, la quale porta ora avanti la mission del suo fondatore William Salice: “Aiutare i ragazzi a realizzare i loro sogni”. Nel territorio sono molti i ragazzi che attraverso le scuole hanno vinto il soggiorno al Campus di Loano dove il Sign. Salice metteva a loro disposizione esperti di altissimo livello e dove egli creava occasioni per i ragazzi per mettersi in gioco e realizzare, così, le loro potenzialità e capire l’importanza di essere imprenditori di se stessi. Ispirate da questi principi, le docenti Eva Bozzetto e Paola Rossi si sono cimentate a realizzare a Schio il progetto pilota Forum dei mestieri. Il Forum dei mestieri ha coinvolti tutti gli alunni delle classi terze delle scuole medie di Schio, nei giorni di giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre; i ragazzi hanno incontrato rappresentanti del mondo del lavoro partecipando attivamente ai laboratori gestiti da Confartigianato e Confcommercio mandamento di Schio e liberi professionisti. L’approccio è stato di genere diverso, hanno potuto provare a lavorare con le mani in un laboratorio di artigiani—con i nuovi strumenti informatici in laboratori coding e meccatronica, si sono cimentati in laboratori di panificazione e pasticceria, si sono pensati come chef o barman o venditori; hanno interrogato liberi professionisti legati al mondo dell’informazione (giornalista), nel campo della medicina e della salute della persona ( medico, fisioterapista, psicologa) del mondo della legge (avvocato, notaio) del mondo dell’economia (commercialista, consulente finanziario) Consapevolezza Quindi i 360 ragazzi in questo modo hanno capito che è importante conoscere il mondo del lavoro per una scelta scolastica mirate sulle proprie potenzialità e attitudini; è stato un momento per confermare le loro scelte della scuola superiore, ma anche per pensarsene di nuove, di provare a capire e capirsi, scoprire nuove possibilità e immaginarsi come lavoratori, hanno cominciato a pensare al loro dopodomani per costruirsi il domani. I ragazzi hanno partecipato con interesse e piano piano si incuriosivano e sorgevano spontanee domane su domande; tutto ciò ci fa capire le loro esigenze ma anche che hanno bisogno di essere stimolati ed incoraggiati a conoscere, a capire, a provare. Con questa attività i ragazzi sono diventati protagonisti delle loro crescita, in questo contesto gli adulti non hanno insegnato nulla, ma semplicemente hanno messo a disposizione la loro esperienza aprendo un dialogo costruttivo incoraggiando a capire le loro attitudine e la loro vocazione. Partecipare al Forum dei mestieri ha stimolato così la curiosità, quella curiosità fondante nei ragazzi che è predisposizione a indagare per capire, scoprire per provare, mettersi in gioco per riconoscersi, scegliere per trovare la propria vocazione, capire quali sono i valori richiesti. Il forum è stato preceduto da una serata di inaugurazione alla presenza di tutti i patners; gli alunni delle tre scuole di Schio sono stati coinvolti come parte attiva nel presentare questo progetto e nel descrivere il percorso di orientamento proposto a scuola e dalla Rete orientamento alto vicentino. Nella serata i veri protagonisti sono stati i ragazzi che con la loro presentazione hanno coinvolto emotivamente il pubblico creando una particolare sinergia tra i presenti. Per concludere il Forum dei mestieri è stata organizzata una tavola rotonda dedicata ai genitori. Sono intervenuti due imprenditori, una consulente della Confcommercio, a responsabile dell’ufficio scuola della Confartigianato, la psicologa, un commercialista, un grafico pubblicitario, un docente di un istituto agrario i quali hanno trasmesso ai genitori una panoramica sul futuro mondo del lavoro cercando di delineare un profilo de futuro lavoratore e delle sue competenze trasversali. Valorizzazione del territorio e dignità i ogni lavoro Il progetto valorizza, agli occhi dei ragazzi il nostro territorio, le forze lavorative che ne determinano la sua economia e apre ad una visione completa della vivacità che lo caratterizza. Porta alla luce le potenzialità presenti, le energie, le forze, lo spirito imprenditoriale delle persone che lavorano con amore e fanno del lavoro la loro forza. Con questa esperienza i ragazzi imparano il valore del lavoro trasmesso dai nostri padri, la dignità che la persona può esprimere con esso.

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