SCHIO. Da solo ha pedalato verso i confini del mondo per arrivare a scoprire quella terra, aspra e selvaggia, che prende il nome di "Polo del Freddo": la Siberia.
Primo uomo al mondo a compiere l'impresa sfidando l'inverno russo, caratterizzato da temperature fino a 60 gradi sotto zero con un equipaggiamento simile a quello di un'astronauta che ha perfezionato nel garage di casa prima della partenza, è sopravvissuto per due mesi al gelo pedalando circa 45 km al giorno lungo la "Strada delle ossa", voluta da Stalin per raggiungere le miniere aurifere e lastricata dei resti dei prigionieri dei gulag morti di stenti durante la costruzione.
Poi, invece di fermarsi, le sue gambe hanno continuato a pedalare e così Dino Lanzaretti, 40 enne di Santorso, ha attraversato la Mongolia, l’Asia Centrale, il Caucaso, la Turchia, la Grecia e l’Italia meridionale per raggiungere un'altra strada importante: quella di casa.
Dopo quasi un anno e 17 mila chilometri percorsi, l'intrepido viaggiatore sta ora attraversando il Nord Italia per concludere la sua impresa arrivando a Schio la vigilia di Natale, dove, alle 11.30, verrà accolto dalla comunità in piazza Statuto.