SCHIO. Ha scelto di andarsene a modo suo: offrendo una festa per tutti i suoi amici. Gianluca Fabris, 45 anni, di Schio, non ha voluto lasciare l'ultima parola alla malattia o al dolore e oggi, dopo il funerale previsto alle 10 nella parrocchia di Ca' Trenta, si ritroveranno tutti nel suo bar preferito dove ha lasciato pagato bottiglie di vino e sopressa, per un addio come desiderava.
«Niente facce tristi: il 2017 per voi sarà l'anno del sorriso», aveva detto a coloro che aveva voluto al suo fianco domenica sera, per i suoi ultimi momenti di vita dopo la battaglia contro un tumore fulminante. Fabris, lavoratore autonomo, se n'è andato lunedì. Sei mesi fa la diagnosi che non gli lasciava speranze, ma non ha voluto mai abbattersi. Ha deciso piuttosto di vivere al meglio quanto gli restava. Ha portato avanti fin quando ha potuto il lavoro, affrontando perfino un viaggio a Londra nonostante la malattia lo consumasse giorno dopo giorno.
Aveva pensato anche all'eutanasia in Svizzera, ma le liste d'attesa erano troppo lunghe. Ha trovato quindi un altro modo per vincere la sua battaglia con la sofferenza: il sorriso. Ed con è quel sorriso con cui, ha voluto dimostrare, si può vincere ogni dolore, che ha chiesto di essere ricordato nella sua festa d'addio.