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In fiamme il chiosco: «Atto vandalico»

I resti del chiosco distrutto dalle fiamme appiccate nella notte fra sabato e domenica. ZILLIKEN
I resti del chiosco distrutto dalle fiamme appiccate nella notte fra sabato e domenica. ZILLIKEN
I resti del chiosco distrutto dalle fiamme appiccate nella notte fra sabato e domenica. ZILLIKEN
I resti del chiosco distrutto dalle fiamme appiccate nella notte fra sabato e domenica. ZILLIKEN

Fiamme nella notte, distrutto per la seconda volta in tre mesi il chiosco dell'Osteria Al Canton di via Martiri della Libertà 2. Tutto sarebbe accaduto poco prima delle 4 di ieri.

IL ROGO. Ignoti hanno scavalcato il cancello chiuso con catena e lucchetto dell'ex campo sportivo in cui il locale organizza eventi di musica dal vivo con annesso chiosco di spillatura. Ed è proprio sulla mini-roulotte adibita a bar con ante apribili dove di solito si accalcano i giovani ad aspettare birra e drink che si sono accaniti gli incendiari, appiccando un incendio che ha agito senza lasciare scampo alla struttura di vetroresina di cui resta solo la struttura portante. Anche a distanza di qualche ora, l'odore di bruciato è fortissimo e restano a pochi metri di distanza alcuni tra gli estintori utilizzati per spegnere le fiamme. È stato un residente ad accorgersi che qualcosa non andava: dopo essersi affacciato ed aver visto l'incendio, ha allertato i vigili del fuoco, che sono arrivati dal distaccamento di Schio ed hanno lavorato per alcune ore per domare il rogo e per mettere in sicurezza l'area Quindi, dopo aver appurato l'origine dolosa dell'incendio, sono stati allertati anche i carabinieri della stazione di Malo. Il proprietario dell'Osteria Al Canton, Ivan Casara, si è subito ributtato nel lavoro preparando aperitivi senza sosta ma è sconsolato, soprattutto dopo l'episodio analogo che aveva colpito il locale alla fine dello scorso luglio: «Purtroppo, basta scavalcare il cancello, non servono a nulla catene e lucchetti – spiega -. Continuo a pensare che si tratti di un gruppo di giovani del posto che ci ha preso di mira, anche perché sarebbe bruttissimo pensare ad un accanimento di altro tipo. Questa volta, vista la stagione, non c'erano bombole di gas nell'area che avrebbero potuto creare un pericolo maggiore nonostante tutti i dispositivi di sicurezza di cui sono dotate». Non è ancora stata fatta una stima dei danni, che comunque ammontano a qualche decina di migliaia di euro, a cui si vanno ad aggiungere quelli di tre mesi fa.

IL PRECEDENTE. Anche alla fine dello scorso luglio, i baby-vandali avevano agito di notte, alle 2. In quel caso il pericolo era stato “doppio”, perché vicino al gazebo erano conservate delle bombole di gas che servivano per la spillatura delle bevande e che erano state solo lambite dal rogo: se fossero esplose, le fiamme avrebbero potuto colpire le abitazioni circostanti, che sono datate e costruite con l'ausilio di molto legno. In quel caso, il rogo era seguito ad una serie di polemiche sul volume della musica degli eventi estivi, ma era stato lo stesso gestore ad affossare questa possibilità. Qualche settimana prima dell'incendio di luglio, erano stati trovati aperti i rubinetti del gas del locale, un altro episodio sospetto che aveva fatto propendere per la pista del vandalismo. Dopo quest'ultimo rogo, saranno gli inquirenti a dover fare piena luce su quanto accaduto.

Karl Zilliken

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