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Il robot badante
e i gioielli in 3D:
artigiani digitali

Il robot multiuso che può svolgere le faccende domestiche. S.D.C.Workshop tecnologico alla settima edizione di “Innovarti” al Lanificio Conte. DAL CEREDO
Il robot multiuso che può svolgere le faccende domestiche. S.D.C.Workshop tecnologico alla settima edizione di “Innovarti” al Lanificio Conte. DAL CEREDO
Il robot multiuso che può svolgere le faccende domestiche. S.D.C.Workshop tecnologico alla settima edizione di “Innovarti” al Lanificio Conte. DAL CEREDO
Il robot multiuso che può svolgere le faccende domestiche. S.D.C.Workshop tecnologico alla settima edizione di “Innovarti” al Lanificio Conte. DAL CEREDO

Porte spalancate verso il futuro grazie al mondo della manifattura digitale, nuova frontiera tecnologica a cui le imprese, anche dell’Alto vicentino, guardano con interesse per sviluppare il proprio business.

Robottini-badanti, stampanti 3D di ultra precisione per realizzare gioielli, protesi dentali o componentistica per automobili, piattaforme hardware low cost con cui creare circuiti di quasi qualsiasi tipo, termomodellatrici che sfornano oggetti in pochi minuti, sono solo alcune delle meraviglie tecnologiche a portata di mano che sono state presentate ieri al Lanificio Conte nella giornata conclusiva della settima edizione del festival “Innovarti” di Confartigianato Vicenza. Un percorso per tappe durato circa sei mesi e che ha visto il coinvolgimento di oltre 500 aziende vicentine che hanno attuato progetti d'innovazione nel campo della strategia, dell'organizzazione e della tecnologia.

Oltre che per numerosi workshop, ieri c'è stato spazio anche per lezioni e incontri, l'ultimo in serata a cui hanno preso parte Lorenzo Maternini, vice-presidente della rete internazionale di coworking Talent Garden, e di Enrica Quagli, esperta di change management, che hanno illustrato nuovi modelli lavorativi basati sull'interscambio di saperi tra realtà diverse, in grado di far nascere sinergie molto proficue.

In questo solco si inserisce “Mega Hub” innovativo contenitore di saperi, tecnologie e spazi che aprirà a dicembre a Schio. Al suo interno ci sarà spazio per coworking, formazione, incubazione d'impresa e anche per un'officina condivisa dotata di macchine per la falegnameria, stampanti 3D, termomodellatrici, saldatrici che potranno essere utilizzate da esterni, professionisti o hobbisti, con l'assistenza del personale.

“Nao” è invece il robot tuttofare, commercializzato da una ditta bassanese, in grado di interagire con gli umani: oltre ad impieghi nel campo della ricerca sull'intelligenza artificiale, potrà essere impiegato anche per scopi assistenziali, sia per gli anziani, ma anche a scopo terapeutico per l'infanzia, ad esempio nei casi di autismo.

Contaminazione di settori anche nell'impiego delle stampanti 3D, sempre più impiegate sia nell'industria che nell'artigianato, dal settore della gioielleria a quello della componentistica per auto, perchè offre risparmi economici, versatilità ed elevati standard qualitativi.

Silvia Dal Ceredo

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