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Il progetto della variante spacca l’aula consiliare

Minoranza e giunta a confronto in aula consiliare. [FOTOGRAFO]S.D.C.
Minoranza e giunta a confronto in aula consiliare. [FOTOGRAFO]S.D.C.
Minoranza e giunta a confronto in aula consiliare. [FOTOGRAFO]S.D.C.
Minoranza e giunta a confronto in aula consiliare. [FOTOGRAFO]S.D.C.

La Variante Destra Leogra fa esplodere la polemica in Consiglio comunale. Tutti la vogliono, ma opposizione e maggioranza hanno idee differenti su come realizzarla.

Lunedì in Consiglio comunale, dopo aver confermato con gli stessi valori del 2016 le aliquote delle imposte Imu, Tasi e Irpef, si è aperta la mastodontica discussione sul Dup (Documento unico di programmazione) e sul bilancio triennale, che per il Comune di Schio vale di fatto 43 milioni di euro circa (da aggiungere 16 milioni di partite di giro). L'assessore Giancarlo Stefenello ha offerto una panoramica sugli aspetti economici più succulenti, indicando gli obiettivi ed interventi principali nei vari settori. Ad esempio nel sociale attenzione alle famiglie in difficoltà e alle emergenze abitative; nello sport consegna di nuovi impianti, manutenzione straordinaria dei campi di calcio, sostegno alle società con settori giovanili; nell'ambito dei lavori pubblici la revisione statica di scuole ed edifici pubblici, riqualificazione piazze Da Schio, IV Novembre e Cesare Battisti, con un piano triennale delle opere da oltre 16 milioni di euro.

La palla è poi passata al gruppo consiliare del Pd che aveva in serbo ben 14 emendamenti da sottoporre al voto dell'assemblea. Tra quelli relativi al Dup, il primo era proprio sulla Destra Leogra. Chiedevano che 5 milioni di euro derivanti dalla vendita quote (pari a circa il 75%) della Pasubio Servizi venissero impegnati formalmente per l'avvio dei lavori dell'immane infrastruttura, «visto che un'entrata straordinaria di tale portata – ha evidenziato il capogruppo Giovanni Battistella - difficilmente ricapiterà». Carlo Cunegato (Tessiamo Schio) ha ricordato che «la stessa Amministrazione in un precedente Consiglio aveva detto che avrebbe impegnato quei denari per la Variante», mentre per Marco Tolettini (Fi) appare necessario «compiere i giusti passi partendo da una progettazione preliminare, per non ritrovarsi con cattedrali nel deserto». Il sindaco ha chiarito la volontà di «non vincolare tutta la cifra» aggiungendo «che in realtà a bilancio sono già inserite alcune voci che la riguardano, in particolare per interventi che partiranno dalla zona di Liviera».

Sindaco e Pd, con un altro emendamento, si sono poi scontrati sul tema della segretezza del project financing dell'ospedale di Santorso. Altra richiesta del Pd, «che un ulteriore 25% dei proventi delle quote vada a un progetto di rigenerazione della Fabbrica Alta e dell'area circostante». Tutti gli emendamenti sono stati bocciati; quelli sul bilancio verranno discussi nelle sedute di stasera e domani.

Silvia Dal Ceredo

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