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Schio

Il gatto fuggiasco
da una settimana
in cima all’albero

Andrea Merli guarda l’albero dove si è rifugiato il gatto. DAL CEREDO
Andrea Merli guarda l’albero dove si è rifugiato il gatto. DAL CEREDO
Andrea Merli guarda l’albero dove si è rifugiato il gatto. DAL CEREDO
Andrea Merli guarda l’albero dove si è rifugiato il gatto. DAL CEREDO

Gatto in cima all'albero da una settimana, quasi un record. Il silenzio del tranquillo quartiere residenziale di S.Cuore in questi giorni è stato rotto dai miagolii insistenti di un micio spericolato che si è arrampicato su un grande esemplare di cedro dell'Atlante, alto almeno una dozzina di metri.

Come spesso accade per i piccoli felini, è salito pian piano fino alla cima e poi si è ritrovato impossibilitato a scendere, forse intimorito dalla ripidezza dei rami. E ora è da sette giorni che scorrazza avanti e indietro nella parte sommitale della pianta, che in realtà è molto ampia e con rami grossi, poiché diversi anni fa è stata capitozzata. Anche ieri mattina si sentivano i versi dell'animale provenire dall'alto, ma nel fitto dei rami non si riusciva a scorgerlo.

L'imponente albero sorge nel giardino di una casa privata in via Roversi, ma la famiglia che ci vive non è proprietaria del gatto. La padrona è invece una signora che abita qualche casa più in là e che ancora tre giorni fa si era fatta viva, quando il gatto bianco e nero chiamato Tia mancava già da alcuni giorni e tutti nel quartiere, sentendo i miagolii persistenti, si erano accorti che era sull'albero.

La signora si sarebbe scusata con i proprietari del giardino «per il disturbo arrecato dal gatto», spiegando come «fosse già accaduto anche in un altro paio di occasioni che il micio arrampicatore si fosse bloccato su un albero per qualche giorno». Lunedì però altri vicini, preoccupati o forse stanchi di sentir miagolare hanno richiesto l'intervento dei vigili del fuoco. Gli uomini del distaccamento di Schio sono entrati in azione con un'autoscala. Il cedro però è talmente imponente e stabile che il gatto continuava a scappare da una parte all'altra della chioma. I vigili del fuoco hanno lavorato con pazienza e attenzione per un paio d'ore, agendo da un po' tutti i lati per tentativi successivi, ma Tia non voleva saperne di farsi acciuffare. «Adesso è passata ormai una settimana – commenta Andrea Merli, proprietario dell'albero – è il gatto è ancora sù. Di sicuro scenderà da solo, basta solo aspettare».

Silvia Dal Ceredo

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