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I profughi spacciatori
sono già tornati al parco

L’alloggio di Giavenale che ospita i profughi. STUDIO STELLA
L’alloggio di Giavenale che ospita i profughi. STUDIO STELLA
L’alloggio di Giavenale che ospita i profughi. STUDIO STELLA
L’alloggio di Giavenale che ospita i profughi. STUDIO STELLA

I tre giovani nigeriani denunciati a piede libero per spaccio di droga, dopo poche ore sono stati segnalati nei parchi di Giavenale. Sarebbero stati già allontanati dalla struttura di località Timonchio. Nonostante l'operazione dei carabinieri, quella tra i richiedenti asilo ed i residenti è una convivenza pacifica che non viene turbata nemmeno dalla droga. Dopo la denuncia per spaccio di eroina , cocaina e marijuana di tre ospiti della frazione , sembra non sia successo nulla. L'edificio all'imbocco della strada dove risiede una decina di profughi che, secondo le testimonianze di chi vive poco distante, cambiano con grande velocità, è a due passi dalla trafficata Maranese.

RESIDENTI. La palazzina dove sono stati fermati i tre ragazzi di origine nigeriana è relativamente isolata e bisogna passeggiare lungo la strada che si fa largo tra i campi per incontrare qualche residente. «Abbiamo assistito all'operazione – spiegano due uomini anziani impegnati in una camminata mattutina -. Ci siamo rimasti male e non ce lo aspettavamo perché i ragazzi che sono stati ospitati qui a Giavenale sono sempre stati cortesi e non hanno mai dato alcun problema. La convivenza è sempre stata pacifica e continuerà ad essere così. Per noi non ci sono problemi, basta che stiano lontani dalla droga».

Facendo qualche passo in più, si incontrano due donne ed un bambino: «Non hanno mai dato alcun problema a chi vive qui vicino, i richiedenti asilo che vengono ospitati qui salutano sempre, sorridono e, anzi, qualcuno di loro ci ringrazia pure per l'ospitalità. Per noi non cambia nulla». Avvicinandosi poi alla palazzina dei migranti , c'è uno degli ospiti seduto su una tanica. Non può parlare ma chiama il referente della cooperativa che, in quel momento, è presente per un trasferimento. Un collega di un'altra organizzazione lo sta aspettando su un furgone. Nessuna possibilità di dialogo, solo un secco “no comment”, oltre alla conferma che i tre ragazzi denunciati sono già stati trasferiti in un'altra struttura.

I FATTI. I carabinieri della Compagnia di Schio hanno denunciato E.J. E O.D. di 23 anni e O.L., 24 anni che sarebbe stato individuato come il capo della banda. Tutto è nato da un'operazione di controllo scattata a marzo ad Isola Vicentina, in cui due isolani sono stati fermati con 9 grammi di marijuana ed hashish. Sono quindi state avviate le indagini per risalire ai fornitori e gli inquirenti sono arrivati fino alla palazzina località Timonchio, per cui la Procura aveva dato il via libera alla perquisizione. Nell'alloggio i militari dell'Arma hanno trovato cinque grammi di eroina, cocaina e marijuana, una ventina di cellulari che sarebbero serviti per mantenere i contatti con la clientela, tre personal computer portatili e 2 mila euro in contanti, probabile provento di spaccio.

Oltre alla banda nigeriana, denunciata a piede libero, alla Prefettura sono stati segnalati dieci assuntori abituali di droga, identificati durante gli accertamenti. Si tratta di giovani sia italiani che di origine straniera, fra cui nessun minore.

Karl Zilliken

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