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«Così mi sono salvata da Satana»

Sabrina, 46 anni, veronese ha portato la propria testimonianza al Meeting dei giovani. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN
Sabrina, 46 anni, veronese ha portato la propria testimonianza al Meeting dei giovani. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN
Sabrina, 46 anni, veronese ha portato la propria testimonianza al Meeting dei giovani. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN
Sabrina, 46 anni, veronese ha portato la propria testimonianza al Meeting dei giovani. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN

Doveva diventare una sacerdotessa di Satana, ma l’esorcismo l’ha salvata. Sabrina, 46 anni, non vuole rivelare il suo cognome perché ha paura di essere perseguitata dai satanisti. La sua, a partire dalla tenerissima età, è stata una vita difficile, a tratti impossibile, segnata da molestie, abusi ed alcol. Solo la preghiera le ha permesso di capire che Satana si era impadronito di lei. Poco meno di un migliaio di persone sotto il tendone della XXVI edizione del Meeting internazionale di San Martino, che proseguirà fino a domani, ha assistito alla testimonianza della donna originaria del Veronese che cinque anni fa ha rivisto la luce.

IL RACCONTO. La messa delle 10, con solo posti in piedi è appena terminata e qualcuno fa per uscire dal palatenda allestito in località Martarei. Dal palco-altare, però, una voce annuncia la testimonianza di Sabrina «posseduta per 40 anni dal demonio» e in molti tornano a sedersi. Da lì, iniziano 45 minuti di un racconto crudo, senza omissioni, che tiene i fedeli in completo silenzio. «I primi ricordi, quando ero bambina, sono terribili: vedevo occhi rossi nel buio e cose terribili. Non riuscivo e spiegarmelo. Non riuscivo a parlare per raccontare cosa mi succedesse e nemmeno a camminare. A sette anni, sono arrivate le prime molestie sessuali; poi un vero e proprio stupro. Oltre allo choc, sentivo di aver perso la dignità. È stato allora che, nonostante mi facesse schifo l’alcol, ho iniziato ad ubriacarmi. Provavo rabbia verso di me e verso gli altri. Sono stata chiusa in casa per due anni a piangere, perché sentivo di aver perso la cosa più importante per me: la verginità».

GLI ESORCISIMI. Solo durante gli esorcismi, il demonio avrebbe rivelato a Sabrina che era stata consacrata a Satana quando ancora era nel grembo della madre: «Da bambina ero sempre malata - prosegue, dovendo spesso interrompersi dopo aver rievocato episodi che l’hanno toccata nel profondo -. Ho rischiato di morire diverse volte ed ero costantemente perseguitata. Soprattutto nelle ore notturne». L’anno più critico è stato il 1995. «Spesso mi mancava il respiro, tanto che ero costretta ad essere trattata con l’ossigeno, parlavo diverse lingue tra cui l’aramaico e poi rimanevo muta. Sentivo di essere abusata sessualmente pur essendo sola e il mio corpo rimaneva rigido, per poi prodursi in contorsionismi. Ho camminato sui muri. Ero nelle mani del maligno, che mi portava con sé facendomi vivere messe nere, orge, profanazioni eucaristiche e di cimiteri. Mi spingeva a tagliarmi per farmi dichiarare pazza». Nel 1997, la consacrazione al sacro cuore di Maria e, dopo un percorso che si è concluso nel 2012 fatto di vie crucis, dolore, preghiera, esorcismi e sacrifici, è arrivata la liberazione. «È stata una sensazione che non so spiegare, qualcosa è uscito da me con violenza e mi ha resa libera. Ero a terra, senza forze ed ho visto un drago morto al mio fianco. Gesù e Maria mi hanno liberata da 582 legioni di demoni». A quel punto, il tendone si è liberato in un boato e nell’ultimo applauso scrosciante.

Karl Zilliken

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