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Schio

Cacciatore di frodo
è un ex agente
della forestale

La località Boldoro nel quartiere di Santa Croce, non lontana dal cimitero. [FOTOGRAFO]FOTO STUDIO STELLA
La località Boldoro nel quartiere di Santa Croce, non lontana dal cimitero. [FOTOGRAFO]FOTO STUDIO STELLA
La località Boldoro nel quartiere di Santa Croce, non lontana dal cimitero. [FOTOGRAFO]FOTO STUDIO STELLA
La località Boldoro nel quartiere di Santa Croce, non lontana dal cimitero. [FOTOGRAFO]FOTO STUDIO STELLA

Denunciato per detenzione di fucile ad aria compressa mai denunciato, per averlo portato in spazi aperti al pubblico senza essere in possesso di porto d’armi, e per aver cacciato in giorno di stop venatorio con un’arma non consentita. A finire nei guai è lo scledense Dario Nicolussi, 69 anni, agente della forestale in congedo.

A notificargli le ipotesi di reato è stata la polizia provinciale che da due anni teneva d’occhio un capanno di caccia in località Boldoro, allestito con mezzi di fortuna nelle vicinanze di un albero di cachi, frutto che attira i volatili e che diventa perciò una postazione privilegiata per i cacciatori, soprattuto nel periodo autunnale.

Il “casotto” sembrava abbandonato quando era stato perlustrato dalle guardie, quasi sommerso da piante di bambù e sterpaglia. L’altra mattina sono ripassati ed hanno notato il Nicolussi mimetizzato fra il bambù, con fucile ad aria compressa, cinque pallini di piombo, ovvero i proiettili. Per le guardie l’atteggiamento era di uno che voleva cacciare, nonostante fosse venerdì, giornata di silenzio venatorio. E già questo particolare bastava a giusitificare il loro intervento.

Il pensionato ha ammesso di non aver mai denunciato l’arma all’autorità competente nè di possedere il porto d’armi, pur qualificandosi come agente in congedo . del Corpo forestale.

Siccome in altri controlli, sotto l’albero era state rinvenute piume e un merlo morto, le guardie hanno intimato al Nicolussi di consegnarli la fauna morta. Seguito fino all’abitazione che dista circa un chilometro dal luogo dell’operazione, l’uomo ha consegnato un merlo e un tordo bottaccio congelati.

A quel punto è scattato il sequestro penale del fucile, dei proiettili e degli uccelli morti. A Nicolussi è stata contestata la caccia senza licenza, senza tesserino regionale, senza l’assicurazione obbligatorio, senza i versamenti di concessione governativa e senza l’autorizzazione dell’ambito territoriale.

Il fucile ad aria compressa non rientra fra le armi in libera vendita ma sono in corso ulteriori verifiche. In definitiva, per quella che in apparenza sembra una violazione da poco, anche se a commetterla è un ex forestale che dovrebbe conoscere bene le regole, le contestazioni sono numerose e le sanzioni conseguenti, una volta accertati i reati, potrebbero essere molto pesanti, tali da far passare la voglia di sparare a merli e tordi di passaggio sugli alberi della zona.

La località Boldoro si trova nel quartiere di Santa Croce, dove scorre l’omonimo torrente, non lontano dal cimitero principale della città ma in un’area di campagna, seppur a poche centinaia di metri dalla cittadella degli studi e dall’inizio del centro.

Mauro Sartori

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