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Schio

Arcadia lascia
i chiostri
ma rilancia

L'assemblea di ieri ai Chiostri di S.Francesco.
L'assemblea di ieri ai Chiostri di S.Francesco.
L'assemblea di ieri ai Chiostri di S.Francesco.
L'assemblea di ieri ai Chiostri di S.Francesco.

Una quarantina di persone ha preso parte ieri pomeriggi all'assemblea pubblica organizzata dagli attivisti Csa Arcadia all'interno dei Chiostri di San Francesco, occupati abusivamente nei giorni scorsi per proporre un'alternativa all'emergenza gelo per i senzatetto.

Dopo l'incontro con varie realtà locali e associative, il Csa Arcadia ha deciso di lasciare i chiostri (allo scoccare del tempo limite concesso dal Comune per liberare gli ambienti) con la volontà di continuare il lavoro di monitoraggio delle situazioni di emarginazione e difficoltà presenti nel territorio e convinti nel continuare il servizio delle uscite notturne nell'Alto Vicentino mettendo a disposizione delle emergenze il proprio spazio in zona industriale, anche se fuori mano, come rifugio dal freddo predisponendo dei letti dove trovar rifugio.

Le varie realtà, le associazioni e i cittadini presenti si sono dimostrati disponibili a creare una “Rete di Solidarietà” che si muova nel territorio fin da subito, intercettando quei casi umani che le istituzioni non riescono a gestire o per sovrannumero di richieste, o per questioni burocratiche (ad esempio senzatetto privi di documenti), o per regolamento interno delle strutture esistenti e altri casi particolari.

«Dove le istituzioni non riescono a risolvere le problematiche – affermano gli attivisti - tocca all'associazione, al gruppo di volontari, alla cooperativa sociale, al singolo individuo applicarsi creando sinergie e mettendo in campo soluzioni concrete. L'uscita dai chiostri è un'uscita che sottolinea quindi la volontà di praticare sin da subito attività di mutuo aiuto e di unire in una rete di solidarietà tutti quei soggetti che animano l'Alto Vicentino. Da qui la proposta di mettere, ognuno in base alle proprie possibilità, a servizio le proprie energie e le proprie potenzialità con l'intenzione di continuare quello che è stato il lavoro di questi ultimi giorni per le strade».

Silvia Dal Ceredo

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